“Per il 2013, la certezza che molti dei 450 mila lavoratori non diventino potenziali disoccupati, passa solo attraverso la garanzia di un congruo stanziamento di risorse. A nostro parere, la decisione di ieri del Consiglio dei Ministri ha dato soltanto una parziale risposta a tale emergenza in quanto, con le risorse stanziate, si rischia di non garantire la continuità dei trattamenti fino a fine anno. Ciò avrebbe delle ricadute negative per i lavoratori, poiché molte aziende, non avendo certezza di risorse, potrebbero decidere di non ricorrere allo strumento della deroga bensì direttamente ai licenziamenti. Per far fronte alle terribili necessità del Paese c’è bisogno di risorse per creare buoni posti di lavoro evitando che le imprese cessino l’attività produttiva per mancanza di liquidità e di competitività”, è quanto afferma Fioravante Bosco, leader della Uil sannita, commentando il 4° rapporto 2013 sulla cassa integrazione.
Secondo il rapporto della Uil, dal confronto tra aprile 2013 e il precedente mese di marzo, vi è stato un aumento delle ore di cassa integrazione in 7 regioni e nella provincia autonoma di Trento. L’aumento più alto nella regione Marche (+175,7%), mentre nella provincia autonoma di Bolzano la flessione maggiore (-74,3%). In valori assoluti, la regione con il più alto numero di ore autorizzate nel mese di aprile 2013 è la Lombardia (26,2 milioni). Analizzando i dati su scala provinciale, la Uil evidenzia che 44 province hanno registrato un aumento delle richieste ad aprile 2013 rispetto al precedente mese di marzo, con l’incremento maggiore a Enna (+663,5%). Viceversa, la maggiore flessione nella provincia di Isernia (86,4%). Inoltre, dal confronto tra i primi quadrimestri 2012/2013, viene fuori che aumenta il ricorso alla cassa integrazione in 64 province, con l’incremento più alto a Pisa (+307,3%), mentre a Nuoro la maggiore flessione (-81,3%). La Uil di Benevento evidenzia che sul territorio sannita nel marzo 2013, erano state autorizzate 111.273 ore di cassa integrazione ordinaria. Mentre erano 477.036 le ore di cassa integrazione straordinaria erogate. Erano state somministrate, poi, 3.912 ore di cassa integrazione in deroga. Totale: 592.221. Nel mese di aprile 2013, le ore di cassa integrazione ordinaria risultano pari a 109.672. L’indicatore della straordinaria segna 100.682 ore. Le distribuite in deroga ammontano solo a 12.240 ore. Totale: 222.594. L’analisi evidenzia, dunque, che alla differenza dei dati comparati tra i mesi di marzo e aprile 2013 corrisponde una percentuale di -1,4% per gli ammortizzatori sociali ordinari, -78,9% per la cassa integrazione straordinaria e +212,9% per quella in deroga. Quindi la percentuale di flessione delle ore di cassa integrazione guadagni tra marzo e aprile 2013 è stata pari a -62,4%. Disponibile, sempre per quanto riguarda il Sannio, anche il raffronto tra il 1° quadrimestre del 2012 (1.810.239 ore totali di cassa integrazione) e il 1° quadrimestre del 2013 (1.313.197 ore totali di cassa integrazione) con una diminuzione del 27,5%. A tal proposito va detto che il crollo è dovuto all’inabissarsi delle ore di cassa integrazione in deroga, che dovrebbe essere sbloccata nei prossimi giorni, in quando la regione Campania ha iniziato il confronto per la concessione dell’indennità.