In sala stampa sono intervenuti Marchi, autore della doppietta che ha regalato il quarto successo di fila ai sanniti, il tecnico Carboni e il centrale di difesa Siniscalchi, che nella commozione ha espresso solidarietà e vicinanza alla famiglia di Imbriani. “Voglio esprimere a nome di tutta la squadra – ha detto Siniscalchi – la nostra vicinanza alla moglie e ai figli di Carmelo perché ora dovranno andare avanti da soli. Noi però siamo qui e li sosterremo sempre”.
Queste le parole di Ettore Marchi.
“Oggi non ho segnato io ma la maglia numero 7. Quella di Carmelo. Per me è un privilegio indossarla così come è un onore giocare in questa squadra.
LA PARTITA – Nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni da rete mentre loro ci hanno fatto gol nell’unica occasione. Nel secondo tempo la curva ci ha spinto ed è arrivata la vittoria. La sostituzione? Ho avuto i crampi. E data la rosa ampia a disposizione era giusto dare spazio agli altri.
La classifica ancora non dà merito agli sforzi fatti della società. Il mister è entrato subito in questo spogliatoio dandoci nuova linfa e creando la giusta coesione. Credo possiamo toglierci delle belle soddisfazioni”.
Così mister Guido Carboni.
“E’ stata una partita difficile sia per la condizione psicologica in cui eravamo per quello che è accaduto in settimana, sia perché di fronte c’era una squadra abbottonata. Sapevamo che avrebbero giocato così e avevamo preparato la partita in questo modo. Credo che molti verranno qui a Benevento e si chiuderanno. Dopo il gol non è stato semplice. Ma questa squadra ha un’anima, un orgoglio e tutti hanno risposto alla grande, dando il 200%. E’ stata questa, una vittoria voluta dalla squadra. Faccio i complimenti a tutti i miei ragazzi”.
Il tecnico toscano non entra in merito alle dichiarazioni di Sottil, a cui il risultato va stretto. “Non mi interessa – dice Carboni – cosa pensano gli altri. Per me abbiamo fatto una grande partita. Siamo stati determinati e avevamo voglia di ribaltare la gara. Abbiamo anche sofferto ma la partita l’abbiamo letta bene”.
“E’ stata una settimana difficile. Qui al campo venerdì sera (in occasione dell’arrivo della bara) mi sono emozionato anche se non conoscevo bene Carmelo che ho affrontato solo da avversario. Mi sono davvero commosso. Settimana difficile perché oltre alla perdita di Carmelo ho perso un amico, Carlo, di 52 anni. Dedico questa vittoria sia a Carlo che a Carmelo”.
SCELTE TECNICHE – “Ho preferito Montiel a Espinal per sfruttare le conclusioni da fuori e le punizioni. Ma questa è una rosa importante. E tutti devono farsi trovare pronti quando chiamati”.
“Non era semplice mantenere Di Piazza. Lui sa attaccare bene gli spazi ed è molto rapido. Signorini ha fatto un gran primo tempo. Poi ha risentito di un problema e così ho spostato Anaclerio e inserito Bolzan. Anche Rinaldi ha giocato bene. Sapevo che avrebbero giocato così. Dopo il gol abbiamo reagito da grande squadra. Ripeto sono contento per come la squadra abbia letto la partita. Restiamo tranquilli e continuiamo a vivere alla giornata. La gente aveva voglia di rialzare la testa sono contento. Dobbiamo continuare così”.
CONVOCAZIONI – “Ne ho convocati 22 perché me l’hanno chiesto i ragazzi. Volevano stare vicino a Carmelo”.
TIFOSI – “La gente ci ha dato una gran spinta. I ragazzi erano stanchi ma il pubblico ci ha fatto tirare fuori energie impensabili. Mi sono anche emozionato per come abbiamo giocato. Adesso arriva la pausa e dobbiamo ricaricare le batterie e mettere un po’ di benzina nelle gambe prima di un’altra battaglia, quella contro l’Andria”.
L’ultimo pensiero è quello di Angelo Siniscalchi.
“Oggi partita particolare. Eravamo stanchi più a livello mentale. Nel primo tempo siamo scesi in campo emozionati. Abbiamo subito la rete ma nel secondo eravamo più determinati e l’abbiamo ribaltata. Se il gol loro era in fuorigioco? Non l’ho ancora rivisto. Ma i compagni mi dicevano che era fuorigioco. Abbiamo fatto una grande partita e il risultato è meritatissimo. Il pubblico ci ha dato una grossa mano, ci ha sostenuto ed è stato, come si dice in questi casi, il dodicesimo uomo in campo. Lo stadio era una bolgia. Adesso tiriamo un attimo il fiato e poi prepariamo la trasferta per Andria”.
Il difensore giallorosso, come abbiamo detto prima, ha chiuso la sua intervista con un gesto di affetto e vicinanza verso la famiglia di Imbriani.
di Edoardo Porcaro