La Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil ha reso noto che oggi la Direzione Scolastica Regionale ha ufficialmente cancellato 1.844 posti di docenti della scuola primaria in Campania, 73 dei quali in provincia di Benevento. Secondo l’organizzazione sindacale, che ha convocato per venerdì 24 aprile alla 16, nella propria sede in Via Leonardo Bianchi al Rione Ferrovia, un’assemblea dei lavoratori della scuola primaria per discutere dei tagli alla scuola previsti dal Governo Berlusconi, “si colpiscono maggiormente le zone più deboli del Paese, come il Mezzogiorno”.
La scuola primaria della Campania – si legge nella nota – subisce un taglio di posti pari al 15 per cento dei tagli nazionali. Al contrario per soddisfare le richieste delle famiglie sarebbero necessari in Campania ulteriori 1.500 posti, nella provincia di Benevento almeno 150.
Per poter tagliare si innalza il numero di alunni per classe, si riducono i posti di lingua straniera e si accorpano le classi senza tenere in alcun conto la capienza delle aule, le condizioni di sicurezza igienico-ambientale e strutturale degli edifici scolastici, non rispettando le stesse norme per la definizione degli organici e la formazione delle classi. Si ritorna al passato ricostituendo d’ufficio le pluriclassi.
Si aggravano le condizioni di lavoro del personale della scuola e si azzerano le nuove assunzioni, chiudendo le porte in faccia a migliaia di precari che rischiano il licenziamento. Si condannano definitivamente all’arretratezza le nostre terre, allontanando la possibilità di sviluppo, anche in considerazione della pesante crisi economica che richiederebbe scelte completamente diverse, come quella di investire sulla formazione pubblica, potenziandone la qualità”.