Si è tenuta ieri, 24 maggio, la Conferenza dei Servizi indetta dal Settore Territorio ed Ambiente della Provincia di Benevento sui lavori di manutenzione idraulica di alcuni tratti dei fiumi Calore, Sabato, Tammaro ed Isclero. La questione è particolarmente delicata e già oggetto di polemiche negli anni scorsi tra ambientalisti e Provveditorato alle Opere Pubbliche e di recente, soprattutto tra Altrabenevento e l’assessore Aceto per i lavori eseguiti nel fiume Calore all’altezza del ponte Vanvitelli.
Purtroppo ancora una volta le associazioni ambientaliste presenti Lipu, Lerka Minerka, WWF ed Altrabenevento hanno dovuto prendere atto che la Provincia pensa ancora di eseguire abbattimenti e asportazione indiscriminata della flora presente sulle sponde e nell’alveo ai soli fini di una invocata maggiore sicurezza idraulica, invece di prevedere lavori compatibili con le esigenze fondamentali della tutela dei valori ambientali, ecologici e paesaggistici che i nostri fiumi nonostante le annose carenze gestionali continuano a detenere.
Infatti, in apertura dei lavori l’ing. Maiuolo, responsabile del provvedimento per la Provincia, ha fatto intendere di voler procedere in maniera drastica ed indiscriminata nei confronti dell’ecosistema fluviale sradicando le alberature presenti sulle sponde fino a rimuovere tutta la vegetazione presente nell’alveo per poter intervenire sugli accumuli di sedimenti. Si tratta, insomma, del tipo di intervento che Altrabenevento aveva, nell’inverno scorso, contestato e denunciato, alla Forestale, per le evidenti carenze e violazioni di legge.
Gli ambientalisti, nel corso della discussione a tratti anche molto nervosa, hanno ribadito che la manutenzione ordinaria deve essere puntuale e finalizzata alla riduzione dei rischi derivanti da eventuali ostruzioni che potrebbero aggravare le esondazioni, nel rispetto degli habitat presenti lungo le sponde dei nostri corsi d’acqua, senza cancellare la complessa morfologia fluviale che allontana tutta la numerosa fauna che popola i nostri fiumi e incidere negativamente sulla decisiva funzione di autodepurazione e di fitodepurazione che essi continuano a svolgere, se non vengono devastati.
Altrabenevento ha fatto notare che per alcuni dei progetti presentati dalla Provincia per i lavori nei fiumi, non è stata avviata la procedura di Valutazione di Incidenza (V.I.) necessaria per qualunque intervento ambientale nei Siti di Interesse Comunitario inseriti nella Rete Natura 2000, ed ha presentato un apposito documento per ribadire che la manutenzione idraulica deve avvenire nel rispetto degli indirizzi e prescrizioni presenti nel Piano di Coordinamento Provinciale (PTCP) oltre che nel rispetto delle stesse Linee Guida per la manutenzione idraulica di cui si è dotata lo stesso Ente provinciale.
La seduta si è poi conclusa con l’impegno da parte del Settore provinciale all’Ambiente di aggiornare i progetti di manutenzione idraulica sui quali anche l’Autorità di Bacino, presente con il geologo Fuschini, e la Soprintendenza Archeologica, rappresentata dalla dottoressa Tomai, si sono riservati di esprimere il loro parere.
Per Altrabenevento – Vincenzo Fioretti