Nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati contro il patrimonio, in particolare per quanto riguarda i furti in abitazione e presso esercizi commerciali, stante anche la recrudescenza del fenomeno che si è registrata anche nella tranquilla valle del Fortore, nella serata di ieri i Carabinieri di San Marco dei Cavoti, con la collaborazione dei colleghi di Colle Sannita, hanno tratto in arresto una loro vecchia conoscenza per un tentato furto in abitazione.
Nel tardo pomeriggio, infatti, F.F., trentanovenne nato e residente a Reino, immaginando che i proprietari fossero fuori casa, è penetrato all’interno di un’abitazione nella periferia del paese, relativamente isolata, in quanto situata ai margini della campagna e di un boschetto, in contrada Streppara.
L’uomo, un disoccupato con qualche precedente per reati contro il patrimonio, si è avvicinato all’abitazione, ma una vicina di casa, residente in un complesso di piccole villette distanti una cinquantina di metri dall’abitazione in questione, ha notato l’uomo che si avvicinava alla casa e ha cominciato ad osservarlo, tenendolo d’occhio.
L’uomo aveva nel frattempo cominciato a raccogliere delle pietre, ed ogni tanto ne lanciava qualcuna in direzione di alcuni cani presenti; poi ha girato l’angolo della casa, sparendo dalla visuale, ed immediatamente dopo la vicina ha sentito il rumore di un vetro che si infrangeva. A quel punto, senza pensarci un attimo, ha chiamato in aiuto altri vicini, fra cui un Vigile Urbano di Reino, che ha collaborato attivamente alle ricerche del reo, avvisando nel contempo i proprietari di casa, che in quel momento erano a San Marco dei Cavoti per una rassegna musicale scolastica, ed ovviamente anche i Carabinieri, immediatamente intervenuti sul posto.
Vistosi scoperto, l’uomo, che era entrato nell’abitazione per l’appunto rompendo il vetro di una finestra posta al piano strada, è scappato dalla casa saltando da un balcone del primo piano, a tre metri di altezza dal suolo, per fortuna senza farsi male, per poi dileguarsi nella campagna circostante. Ma la mossa non è sfuggita ai Carabinieri, che hanno attuato una manovra a tenaglia: mentre i militari di un pattuglia conducevano l’inseguimento attraverso la campagna, gli altri gli tagliavano la strada sulla statale 212, dove infatti l’uomo terminava la sua fuga, in quanto intercettato e fermato dalla seconda pattuglia dei Carabinieri, ai quali ha confessato immediatamente le proprie responsabilità, giustificandosi con il fatto che gli servivano dei soldi, che però non ha fatto in tempo a trovare e a prendere. Espletate le formalità di rito e gli accertamenti foto segnaletici, l’uomo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo, in attesa del giudizio con rito direttissimo disposto dall’Autorità Giudiziaria di Benevento per la mattinata di oggi.