I fatti di cronaca che hanno interessato il Presidente del Consiglio Comunale, Giancarlo Iannotta, vittima di un atto intimidatorio nella notte tra il 10 e l’11 maggio, sono stati condannati ampiamente anche durante la pubblica assise di mercoledì sera.
Molti gli interventi di solidarietà da parte dei gruppi consiliari che al termine della seduta hanno licenziato un documento unitario di condanna al vile atto e contro ogni forma di violenza e devianza sociale.
Importanti le parole del Primo Cittadino che ha ribadito con fermezza la natura insana di un gesto violento ed ignobile. Ecco l’intervento con il quale si è rivolto ai Consiglieri Comunali e direttamente al Presidente Giancarlo Iannotta, durante la seduta straordinaria di ieri sera mercoledì 16 maggio 2012.
“Voglio esprimere, ancora una volta, profondo sdegno per il vile atto intimidatorio a danno del Presidente del Consiglio Comunale avvenuto nella notte tra il 10 e 11 maggio u.s. Desidero esprimere la massima solidarietà, mia personale e di tutta la Giunta Municipale.
L’episodio verificatosi colpisce la massima carica del Consiglio comunale della nostra città, colpisce in modo inqualificabile la istituzione democratica; si tratta di un atto vile, inconcepibile, da condannare con fermezza.
Abbiamo certezza che le autorità inquirenti, nelle quali deponiamo la massima fiducia, facciano luce rapidamente su questo ignobile episodio.
Siamo certi che le istituzioni, ai vari livelli, contribuiranno tutte a fronteggiare in modo netto, incisivo e compatto situazioni come quella verificatasi; episodio gravissimo, che non deve e non può destabilizzare in alcun modo.
Ritengo che dinanzi alla viltà che caratterizza ogni atto violento, rivolto nei confronti di chiunque, indipendentemente dal fatto se la vittima sia o meno un personaggio pubblico o ricopra una carica istituzionale, in una società civile, si debba rispondere con un assoluto e convinto atto di condanna.
Alla violenza, da chiunque perpetrata e da qualsiasi possibile motivo scaturita, non va concesso mai il benché minimo spazio per elaborare distinguo o, ancora peggio, superficiali interpretazioni.
Chi concede spazi alla violenza e ai suoi artefici si priva consapevolmente o meno dei propri vitali spazi di civiltà e democrazia. Quando l’esercizio sacrosanto e costituzionalmente garantito del diritto di critica, travalicando i propri confini, diventa quotidiana calunnia e offesa, si ottiene, come risultato, quello di offrire una valida sponda motivazionale a gesti simili.
Chi lo ha smarrito, recuperi il senso di responsabilità e il rispetto per le persone !
E noi, che rappresentiamo le istituzioni locali, questa sera abbiano il preciso compito di lanciare, uniti e compatti, ai nostri concittadini proprio questo inequivocabile messaggio.
Mi preme sottolineare questo aspetto perché come primo cittadino sento la responsabilità, una responsabilità che sono certo in questo caso tutti voi condividete con me, di rappresentare molte volte, nei nostri naturali contrasti politici, anche un modello comportamentale per i nostri concittadini. È nostro dovere chiarire che la democratica dialettica partitica, sebbene esercitata in modo netto, deciso e forte da posizioni politicamente diverse, non legittima nessuno a manifestare, fuori dalle sedi preposte, la propria posizione, con modalità incivili e antidemocratiche: modalità che non appartengono a nessuno dei signori che degnamente siedono negli scranni di questa sala consiliare di Sant’Agata de’ Goti.
Egregio Presidente Iannotta, e mi sia consentito, caro amico Giancarlo, il barbaro atto che ti ha colpito tocca tutti noi, come rappresentanti istituzionali e come santagatesi.
E come rappresentanti istituzionali, questa sera, nel rinnovare la nostra assoluta fiducia negli organi inquirenti, gli unici, per quanto ci riguarda, deputati a fare chiarezza sull’incivile atto che ci ha immeritatamente resi protagonisti, chiediamo a gran voce a S.E. il Prefetto di Benevento di continuare a starci vicino rafforzando l’organico della locale Stazione dei Carabinieri che, da troppo tempo, assolve al fondamentale compito di garantire la sicurezza cittadina, con un numero inadeguato di unità.
Infine, ha sottolineato avviandosi a conclusione il sindaco Carmine Valentino, a noi resta solo, nel rispetto dei ruoli e con maggiore determinazione di prima, di continuare a rappresentare DEGNAMENTE le istituzioni , al fine di difenderle dal rischio di disastrose derive ed evitare che la democrazia e la libertà vengano spazzate via dal vento dell’inciviltà e della violenza. Andremo avanti, forti dei valori alla base del nostro impegno pubblico, verso la democrazia e la lotta ad ogni forma di DEVIANZA SOCIALE”.