“Le dichiarazioni trionfalistiche degli esponenti del centrosinistra sannita in merito agli esiti dell’assemblea dei sindaci dell’ATO Calore-Irpino tenutasi ieri ad Avellino appaiono del tutto fuori luogo e poco rispondenti ai reali risultati politici che la stessa assemblea ha determinato.”
Questo il primo commento del segretario provinciale dell’UDC, Gennaro Santamaria, rispetto allo scontro politico che si è consumato ieri, tra il centrosinistra e l’alleanza UDC-Pdl, in occasione dell’assemblea dell’ATO.
“Del Basso De Caro e Mortaruolo – prosegue Santamaria – effettuano una lettura del tutto superficiale del risultato politico avutosi in occasione della prima votazione tenutasi ieri in seno all’assemblea. Infatti, se è vero com’è vero che il centrosinistra ha prevalso in termini percentuali è vero anche, viceversa, che ne esce del tutto sconfitto sul piano della rappresentatività del voto espresso. In questo senso , quindi, per far comprendere a tutti quanto accaduto è bene spiegare quali sono i meccanismi che governano la rappresentanza in seno all’ATO. Al voto dell’assemblea, infatti, partecipano, oltre alle due amministrazione provinciali di Benevento ed Avellino, tutti i Sindaci dei Comuni del Sannio e di Avellino. Gli aventi diritto al voto, quindi, sono i 195 sindaci (78 per la provincia Sannita e 117 della provincia di Avellino) oltre ai due voti delle amministrazioni provinciali. Il voto però, come tutti sanno, viene espresso in percentuali alla rappresentatività degli enti. Per quest’ultimo meccanismo, pertanto, accade che il centrosinistra è del tutto avvantaggiato potendo contare sul 17% dei voti rappresentato dai soli due Comuni Capoluogo e dall’amministrazione provinciale di Benevento. Ora, se è vero com’è vero che il centro sinistra ha prevalso con il 45,77% rispetto al 38,29% riportato dalla coalizione UDC-PdL è vero anche che la maggioranza assoluta dei rappresentanti dei comuni ha sostenuto la nostra posizione politica. Infatti sui 158 comuni presenti al voto, solo 61 hanno votato a favore del centrosinistra, mentre, ben 95 amministrazioni hanno votato a favore della nostra mozione politica. In particolare per i comuni sanniti su 63 presenti, 15 hanno votato a favore del centrosinistra e ben 47 a favore della coalizione UDC-PdL. Alla luce di questo risultato, quindi, il duo Del Basso De Caro – Mortaruolo, farebbe bene ad interrogarsi sulla reale capacità che essi hanno di rappresentare le ragioni e le esigenze di questo territorio. Ovviamente, è bene specificare che i comportamenti assunti dai rappresentanti dei comuni in seno all’assemblea non sempre sono stati corrispondenti alle loro appartenenze politiche. Infatti, se ciò fosse accaduto, così come molti osservatori hanno evidenziato, il centrosinistra sarebbe sicuramente uscito soccombente dall’assemblea. Di fatto, sottraendo al risultato conseguito dal centrosinistra i quattro o cinque punti percentuali, rappresentati dai comuni dell’avellinese schierati con il centrodestra, il risultato sarebbe stato del tutto ribaltato. In tal senso, quindi, appaiono del tutto fuori luogo i richiami alla coerenza, fatti dai due esponenti del PD Sannita, ai rappresentati dell’API di Benevento. Inoltre, se proprio i due devono fare una caccia alle streghe, dovrebbero iniziare ad interrogarsi del perché dell’assenza o del voto diverso espresso da loro esponenti all’interno dell’assemblea. Comunque – afferma ancora il leader dell’UDC Sannita – la posizione espressa dalla nostra coalizione ieri non era finalizzata a creare inutili tensioni all’interno di questo Ente, ma, la volontà di far comprendere al PD che in quest’ambito non può pesare di farla da padrone e che viceversa deve tener conto delle ragioni altrui. Ovviamente – conclude Santamaria – il nostro intento è quello di concorrere a definire, insieme a tutti, una gestione del servizio idrico integrato efficiente, economica ed efficace per i cittadini del Sannio e dell’Irpinia.”