Martedì 24 aprile, presso la Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università del Sannio, nella Sala Ciardiello, si terrà il quinto appuntamento sulla Governance dei Beni Culturali. Questa volta si parlerà di problemi di diagnosi, conservazione e gestione integrata dei beni culturali. Interverranno all’incontro, dopo i saluti istituzionali, Maurizio Di Stefano, Presidente dell’ICOMOS Italia, Ciro Piccioli, dell’Associazione Italiana Esperti Scientifici (AIES) – Beni Culturali e Carlo Giannone, docente di Economia dell’arte e della cultura all’Università del Sannio.
Ciascuno dei due ospiti esterni vanta un’esperienza specifica nel settore dei beni culturali. L’attività professionale di Maurizio Di Stefano, ingegnere, architetto, specializzato in Restauro dei Monumenti, si è esplicata in diversi settori: dalla pianificazione economica ed ambientale, all’ingegneria civile e delle grandi infrastrutture; dall’architettura della conservazione e restauro dei siti monumentali, dall’assistenza e coordinamento alla gestione delle grandi opere, svolgendo soprattutto incarichi di progettazione e direzione dei lavori. Libero professionista, si è concretamente impegnato, per circa trenta anni, nella ridefinizione di competenze tecniche scientifiche e manageriali relative alla evoluzione della libera concorrenza e del mercato, partecipando attivamente al dibattito nazionale e rivestendo significative cariche in enti pubblici, istituzioni ed associazioni nazionali ed internazionali (Inarcassa, Ordini Professionali, Confindustria, Camere di Commercio). È Presidente dell’ICOMOS – International Council on Monuments and Sites – Comitato Nazionale Italiano dal 2007.
Ciro Piccioli è invece un chimico, già assistente supplente presso la cattedra di Chimica applicata della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli, direttore Chimico Coordinatore della Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta e consigliere nazionale dei Beni Culturali MIBAC, docente di diverse discipline chimiche relative alla conservazione e restauro del Patrimonio Culturale presso l’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, l’Università Federico II Consorzio Nettuno, Accademia di Belle Arti di Napoli ed altre numerose Istituzioni formative extra universitarie. Attualmente è amministratore della Interservice sas Servizi Interdiscipinari per i Beni Culturali. Autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali, è incaricato di Diagnostica chimica all’Accademia di belle Arti di Napoli nel biennio specialistico per il Restauro delle opere d’arte moderne e contemporanee. Sostenitore dell’importanza della filiera concettuale Diagnosi, Conservazione e Valorizzazione, è convinto che il Bene culturale vada comunicato in tutti i modi propri dell’analisi critica, dunque attraverso l’interdisciplinarietà, ma che la sua unità semantica possa essere garantita solo dalla diagnosi che richiede una sensibilità complessa verso i riconoscimenti identitari. Guardare al patrimonio culturale nell’orizzonte della diagnosi, significa mobilitare una costante lettura della complessità del reale con conoscenze ed esperienze al momento non prevedibili che consentano di descrivere in modi nuovi l’opera d’arte arricchendone i valori e attualizzandone la funzione di monumento nell’era globale.