La segreteria provinciale dei GD Benevento esprime la propria solidarietà ai lavoratori idraulico-forestali che da mesi non vengono retribuiti e condanna il totale disinteresse di un Governo regionale nei confronti di operai oramai abbandonati a se stessi, privati dei propri diritti e costretti a vivere nell’incertezza.
“La situazione è ormai insostenibile”, dichiara Pio Antonio Petrone, responsabile sviluppo e lavoro della segreteria provinciale. “Gli operai forestali sono mesi che non percepiscono lo stipendio e il governo regionale ancora una volta si è mostrato negligente di fronte ad una problematica importante. Dobbiamo ricordare che gli operai forestali svolgono un ruolo importante per la cura del territorio. Aspettiamo con ansia l’evolversi della situazione.”
Antonio Iavarone, il giovane segretario GD Benevento, aggiunge: “Come Giovani Democratici vogliamo esprimere il nostro sostegno ai lavoratori idraulico-forestali che da otto mesi sono senza stipendio. Riteniamo che tali operatori svolgano un lavoro di cura e manutenzione indispensabile per il nostro territorio e capace di prevenire dissesti idrogeologici. Oggi, invece, sono vittime di un governo regionale indecoroso e irresponsabile che abbandona al proprio destino ancora una volta le aree interne della regione e centinaia di lavoratori. Riteniamo sia necessario attivare l’immediato impiego dei fondi FAS per finanziare il piano di forestazione 2012 e in tal modo affrontare nell’immediato l’emergenza occupazionale del settore. Fermo restando la necessità del riordino della governance dei territori montani in modo tale da rendere le comunità montane più efficaci e meno dispendiose, riflessione che tempo fa come Giovani Democratici avevamo già posto. Riteniamo necessario, -conclude il segretario-, un serio impegno programmatico a sostegno delle politiche di valorizzazione del territorio montano da parte della Regione e speriamo che nei prossimi incontri si possa risolvere la questione dei lavoratori idraulico-forestali, ritenendo però doveroso interrogarsi anche su come rendere le Comunità Montane efficienti definendo così, una volta per tutte, il destino lavorativo di centinaia di persone che senza dubbio meritano rispetto.”