Le condizioni per la definizione del prezzo del latte proposte dalla Parmalat stanno generando una situazione difficoltosa e complessa che ha avuto come conseguenza l’avvio dello stato di agitazione del comparto. La Coldiretti sannita, che ha chiesto un incontro urgente con i vertici della Parmalat al fine di ridiscutere e rimodulare le condizioni proposte e quindi evitare l’aggravarsi della situazione, ha inviato una comunicazione, a firma del presidente provinciale Gennaro Masiello e del direttore Luigi Auriemma, alla Parmalat che per conoscenza è stata trasmessa anche al prefetto di Benevento.
“Le numerose assemblee di produttori di latte che quest’ Organizzazione ha tenuto nei territori a vocazione zootecnica della provincia di Benevento – scrivono Masiello e Auriemma – hanno evidenziato la drammaticità di una situazione che vede il suo culmine nelle modifiche delle condizioni per la definizione del prezzo del latte proposte con la Vs. comunicazione del 15/03/2012 che, sicuramente, risulteranno penalizzanti per l’economia in genere ma andranno ad ingenerare una serie di problematiche anche sul piano sociale e politico”.
“Infatti, è prevedibile – prosegue la comunicazione della Coldiretti – l’immediato calo della redditività dei produttori del Sannio, con perdite non soltanto rilevanti sul piano delle entrate ma con un’effettiva e crescente difficoltà a coprire i costi di produzione”. Secondo l’Organizzazione agricola sannita “non va neanche trascurata l’inevitabile perdita di competitività dell’intero settore e dei territori dove si produce il latte, a fronte di un quadro nazionale ed europeo in assoluta controtendenza rispetto a quanto sta accadendo a Benevento e nelle altre province che conferiscono il latte allo stabilimento di Piana di Monte Verna”.
“L’incontro – precisano Masiello e Auriemma – potrà opportunamente essere anche l’occasione per verificare l’atteggiamento tenuto dalla proprietà in merito al rinnovo dei contratti di conferimento, nonostante la richiesta che noi stessi ci siamo preoccupati di inviare prima della scadenza del passato accordo, richiesta completamente disattesa sia nell’adozione di decisioni unilaterali, assunte e comunicate con la nota di cui sopra, sia nelle condizioni imposte che, è opportuno sottolineare, non hanno uguali nel “sistema Italia””.
Nel caso in cui non ci saranno risposte la Coldiretti valuterà l’ipotesi di intraprendere “iniziative ancora più forti sia sul piano fattuale che su quello mediatico, sicura del mandato avuto dai soci produttori sull’intero territorio beneventano”. La Coldiretti evidenzia infine “la grande tensione che regna nelle campagne e che potrebbe anche sfociare in atti spontanei e inconsulti che la scrivente non sarebbe in grado di controllare”.