‘La situazione dei lavoratori forestali – si legge in una nota della Fai Cisl – è giunta ad una fase di preoccupazione tale da poter esplodere da un momento all’altro.
In questi ultimi periodi, a causa della crisi economica, si è soliti utilizzare la formula “non si arriva alla 2/3 settimana”, eppure tale formula non è calzabile alla condizione dei lavoratori forestali che purtroppo, non percependo alcuno stipendio, non riescono ad arrivare neppure alla 1^ settimana; e che dire di quelli lavoratori come i dipendenti della Comunità Montana del Fortore che da 7 mesi non percepiscono alcunché, a causa del mancato accredito delle spettanze dovute da parte della Regione Campania.
Tutto questo mentre le Organizzazioni Sindacali sono in attesa di un incontro con i vertici della Regione Campania per definire il saldo 2011, il piano finanziario per il 2012 e la legge di riordino del settore, come convenuto nell’ultimo incontro avutosi l’08 febbraio scorso.
Gli Enti non più delegati, oggi con le funzioni sono in attesa di comunicazioni, la Regione è in attesa del Governo centrale di liberare i fondi Fas, mentre i lavoratori forestali sono in piena agonia, senza stipendi e con la prospettiva di un futuro incerto; quando finirà tutto questo?
La situazione è al limite della sopportazione, è una polveriera che da un momento all’altro potrebbe esplodere con azioni non più controllabili.
Oltre a tale quadro di evidente incertezza, si aggiunge la sciacalleria di chi alimenta il malcontento e aumenta la giusta rabbia di coloro i quali, pur lavorando e svolgendo un servizio alla collettività, non percepiscono un regolare stipendio. E questo le istituzioni preposte dovrebbero saperlo già!
Tanto premesso, la FAI Sannita in data odierna ha provveduto ad inviare una nota al Presidente della Provincia, all’Assessore Provinciale Agri-Foreste e ai Presidenti delle Comunità Montane del Sannio, per porre in essere azioni, iniziative e percorsi condivisi affinché vengano accolte le giuste rivendicazioni non solo dei lavoratori forestali (circa 800), ma soprattutto di un territorio che privato di questa forza lavoro rischia ancora di più il degrado e il pericolo maggiore di frane e smottamenti.
Tutte le Istituzioni preposte a tale problematica devono impegnarsi maggiormente per porre fine a questa tormentata situazione, anche se siamo consapevoli della grave situazione economica in cui versano le casse della Regione Campania (non vi dico quelle dei lavoratori), ma la salvaguardia del territorio è prioritaria e quindi occorre investire per evitare come al solito che in determinati periodi dell’anno (estate – incendi; inverno – alluvioni), accadano fenomeni naturali a cui occorre porre rimedio con interventi non di manutenzione straordinario, il tutto deve rientrare nelle logica ordinaria.
Per questo motivo sollecitiamo i vertici della Regione Campania a fissare subito l’incontro concordato a suo tempo, per dare coonseguenzialità a quanto stabilito con i sinacati che in questa fase delicatissima stanno svolgendo un ruolo di grande responsabilità, che non può essere vanificato per la mancata attuazione di impegni assunti.
Evitiamo che i lavoratori si sentano presi in giro dalle istituzioni ed abbandonati al loro destino, e quindi lasciandoli in balia degli approfittatori. Questo non è consentito e la FAI metterà in campo, per quanto di propria competenza, ogni azione atta a garantire risposte concrete alle giuste richieste dei lavoratori forestali’.