Nello scorso mese di marzo, la valle caudina è stata interessata da una serie di rapine consumate, durante la notte, ai danni dei benzinai. Il 20 è stato rapinato il distributore Q8 di Forchia, il 23 quello della Esso di Paolisi, il 25 quello “Q8” di Carinaro, in provincia di Caserta; ed il 30 quello di ‘Abate petroli’ in Montesarchio.
L’escalation delle rapine ha destato allarme nella popolazione locale e nei gerenti la particolare attività commerciale.
Le indagini condotte dai Carabinieri di Montesarchio si sono concentrate, da subito, su un particolare emerso dalle testimonianze delle vittime: in tutti i casi, l’autovettura utilizzata per portare a termine le rapine consisteva in una Ford Escort.
Attraverso una serie di pedinamenti e la conoscenza del territorio, i militari sono giunti all’identificazione della targa dell’autovettura, tra l’altro, risultata rubata a San Felice a Cancello il 19 marzo scorso.
Proprio quest’ultimo particolare faceva indirizzare le indagini verso quella zona del Casertano.
Una meticolosa attività di ricerca dell’autovettura, eseguita attraverso battute nei comuni contermini, ha permesso di localizzare la vettura proprio a San Felice, esattamente in località Cancello scalo, in una strada di campagna.
Dopo due giorni di appostamenti l’altra notte venivano notati due uomini, provenienti a piedi dai binari della ferrovia adiacente, che, saliti a bordo dell’autovettura, si allontanavano con la stessa. Dopo averli seguiti per un tratto, venivano bloccati. La perquisizione effettuata a bordo dell’autovettura e presso i domicili dei fermati, in Arienzo e San Felice a Cancello, dove veniva rintracciato anche il terzo complice, consentiva di recuperare e sottoporre a sequestro vari arnesi atti allo scasso, giubbotti catarifrangenti, passamontagna, guanti e telefoni cellulari, carte di credito e documenti asportati alle vittime ed in particolare, la tessera sanitaria, il codice fiscale, due carte di credito ed il telefono cellulare di Clemente Anzalone, l’ultimo benzinaio rapinato.
I tre fermati, irregolari sul territorio nazionale, venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto e tradotti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, ed identificati in:
- Ceku Edison, nato a Peshkopi diber (Albania) il 19 maggio 1986, domiciliato in Arienzo;
- Gega Rustem, nato Topojan diber (Albania) il 9 aprile 1987, domiciliato in Arienzo;
- Lleshi Endri, nato a Peshkopi diber (Albania) il 28 agosto 1989, domiciliato in San Felice a Cancello.
Ceku Edison veniva deferito anche per la violazione della normativa sugli stranieri in quanto aveva fatto ritorno clandestinamente sul territorio italiano dopo essere stato rimpatriato, in data 26 novembre 2007, con decreto di espulsione del prefetto di Rimini e per guida senza patente perchè mai conseguita.
Per poter accedere all’abitazione di San Felice a Cancello di Ileshi Endri, è stato necessario narcotizzare un cane di grossa taglia. Al momento dell’ingresso nella stessa, oltre a Ileshi Endri, venivano rintracciati altri due albanesi irregolari che, insospettiti per quanto stava accadendo, si erano rifugiati in una soffitta. Il cane, risvegliatosi dopo poco tempo dalla leggera dose di narcotico, è stato affidato alle cure dei veterinari di un vicino canile, mentre i due albanesi sono stati accompagnati presso la Questura di Caserta per i provvedimenti di competenza.