L’associazione Codici (Centro per i Diritti del Cittadino), il Forum delle Associazioni Antiusura e il Coordinamento Napoletano Antiusura hanno chiesto la costituzione di parte civile nel processo che riguarda sei direttori della filiale di Benevento di un’ Istituto di credito di rilevanza nazionale, succedutisi dal 1997 al 2008. La prima udienza, presso il tribunale di Benevento, tenutasi il 1° Febbraio è stata rinviata a marzo perché il Presidente del collegio si era già occupato del fallimento dell’azienda di cui la vittima era proprietario.
Il processo nasce dalla denuncia di un imprenditore Sannita, titolare presso l’indicato istituto di due conti correnti. Secondo quanto denunciato, sulle aperture di credito la banca applicava tassi di interesse superiore alla soglia di legge. I tassi, sono cresciuti a dismisura nel corso del tempo, fino alla denuncia dell’imprenditore. La vittima, era titolare di una impresa di trasporti operante a livello nazionale che, nel frattempo, purtroppo è anche fallita.
A rappresentare Codici (Centro per i Diritti del Cittadino), il Forum delle Associazioni Antiusura e il Coordinamento Napoletano Antiusura ci sono gli avvocati Carmine Laurenzano, Giuseppe Ambrosio e Gerardo Martino.
Spiega Giuseppe Ambrosio, rappresentante del Coordinamento Napoletano Antiusura: “Siamo presenti in questo processo perché riteniamo necessario scardinare il sistema delle banche, che danneggia pesantemente le imprese e i cittadini. Riteniamo doverosa e legittima la nostra costituzione di parte civile, perché stare dalla parte delle vittime è anche un modo per indurre a denunciare senza paura”
Giovanna Lobina, Responsabile provinciale di Codici Benevento, aggiunge: “Viviamo in un territorio in ginocchio, dal punto di vista sociale ed economico. La situazione del sistema creditizio e bancario non aiuta certo a superare la crisi ma, anzi, in certi casi la ingigantisce. È importante stare dalla parte dei cittadini, specialmente di quelli che trovano il coraggio di rivolgersi alla Magistratura”.