“Da tempo, ormai, stiamo evidenziando le disastrose condizioni in cui è venuto a trovarsi il sistema di trasporto pubblico locale. Negli ultimi anni abbiamo subito, come più volte pubblicamente denunciato, continui tagli ai collegamenti, sia su gomma che su rotaia, con i principali centri di interesse per i pendolari sanniti. Il problema relativo alla diminuzione del numero di corse assicurate alla popolazione, va poi di pari passo con il tema della qualità del servizio prestato all’utenza”.E’ quanto scrive in una nota il Presidente dell’Associazione Pendolari Sanniti – Alessandro Corona.
“Dinanzi alla miopia di una politica, nazionale, regionale e locale, incapace di guardare al trasporto pubblico come ad un settore strategico e vitale per la cittadinanza e per i territori, e puntuale soltanto nel produrre tagli e riduzioni di risorse e fondi, più volte abbiamo sollecitato un intervento e uno sforzo maggiore da parte delle istituzioni locali. Pur consapevoli delle difficoltà in cui queste sono chiamate a lavorare, chiediamo agli organi di governo del territorio sannita un impegno urgente (magari con dei tavoli Istituzionali) volto alla riorganizzazione del sistema trasportistico sia per quel che concerne i collegamenti interni alla provincia, e alla città, sia in riferimento alle vie di comunicazioni con i centri a noi confinanti”.
“Occorre dunque fare qualcosa e occorre farlo presto. E per cominciare un nuovo percorso in grado di rispondere alle attese dell’utenza e della popolazione sannita, bisogna valorizzare innanzitutto ciò che il territorio ha da offrire. In quest’ottica, vanno assolutamente coinvolti e resi partecipi quegli imprenditori locali che con coraggio ed intelligenza hanno manifestato in questi mesi la propria disponibilità ad investire i propri soldi e non quelli pubblici nel settore del trasporto pubblico locale rischiando anche in prima persona con aumenti di corse senza contributi pubblici (come ad esempio la MOT.TAM S.r.l. già Palombi). Un interesse concreto, che nel problematico contesto economico attuale sarebbe delittuoso lasciar cadere, e figlio della consapevolezza che lo sviluppo del Sannio non può prescindere dal miglioramento del tessuto complessivo dei collegamenti e della comunicazione”.