Il CUFOM (Centro Ufologico Mediterraneo ed il CUBMGC (Centro Ufologico di Benevento Mars Group Campano) comunicano un importantissimo avvenimento ufologico in Argentina il quale, se ancora ve ne fosse bisogno, conferma la realtà del fenomeno ufo. Il Presidente dr. Angelo Carannante, in collaborazione col team di esperti da lui presieduti ha postato sul sito ufficiale www.centroufologicobenevento.com dei documenti declassificati dalle autorità del paese sudamericano che, ricordiamo, è all’avanguardia sul piano ufologico, come del resto buona parte del sud e del Centro America come il Messico. Non dimentichiamo che in Argentina è stata istituita una commissione di inchiesta sul fenomeno ufo a livello istituzionale. Una ricerca estremamente dinamica ed attiva. I documenti postati sul sito del CUFOM e del CUBMGC sono molto eloquenti e non lasciano spazio a diverse interpretazioni. Così, in essi si legge di diversi episodi che hanno visti protagonisti gli ovni (acronimo di oggetti volanti non identificati così come amano definirli in Sudamerica, ma anche in Europa come ad esempio in Francia). In un documento ufficiale declassificato datato 05 novembre 1972, colpisce l’espressa dicitura:”objectos voladores no identificados” sottoscritto da un alto esponente militare. Un avvistamento importante è quello dell’autunno del 1995, con protagonista Joaquin V. Gonzalez, noto come il caso Sierras Coloradas nella provincia di Salta. Invece, il 31 gennaio 1968 abbiamo il caso di Las Ovejas dove la gendarmeria attraverso Carlos Rodolfo Michaux capo del Sec. Pichi Neuquén, fece un report sull’osservazione di una luce bianca, di cui lo stesso fu testimone nel dicembre del 1967. Gli episodi ufo sono descritti spesso con dovizia di particolari. Sono riferimenti in cui le autorità intervengono direttamente o indirettamente. Vi sono altri xfile in cui si fa riferimento addirittura ad ufo crash. Si tratta di documenti pubblici statali, che prendono in esame la ricostruzione di alcuni casi in cui i tutti i testimoni sono vivi e e per cui sono state stilate delle relazioni e dettagliati rapporti, con moduli e fogli compilati con dovizia di particolari e registrati con cura tramite il rispetto di un protocollo progettato specificatamente per questo tipo di denunce. Basta leggere i documenti pubblicati sul sito del CUFOM www.centroufologicobenevento.com (di cui si sta occupando attivamente e con grande coraggio ed impegno il sito argentino visionovni.com) e constateremo che in essi sono descritti analiticamente degli avvistamenti di ovni. Ovviamente occorreranno delle verifiche sull’autenticità dei documenti. Ricordiamo il progetto Bluee Book dell’USAF (Aeronautica Militare Statunitense), per citare forse il più noto ed importante che, nonostante la nota composizione tendenzialmente obiettiva se non scettica, lasciò inspiegati casi equivalenti a 701 su 12618 avvistamenti ufo (poco più del 5%) che rimasero classificati come “non identificati”. Basta un solo caso inspiegato per constatare la realtà del fenomeno. Qui invece ne abbiamo molti di più. Ora sembra che la sensibilità verso il fenomeno ufo si sia risvegliata. I paesi sudamericani, come insegna questo caso dell’Argentina (ma non solo) hanno probabilmente molto da insegnare all’Europa dove la ricerca dovrebbe essere più attiva.