Nel contesto dello sviluppo delle politiche formative per la Scuola Secondaria Superiore, Regione Campania e Provincia di Benevento hanno raggiunto un’intesa di massima per interventi alle infrastrutture scolastiche sul territorio allineandoli ai criteri di qualità stabiliti in sede europea.
Nei prossimi giorni il documento sarà siglato dai presidenti Antonio Bassolino e Aniello Cimitile.
Lo comunica l’assessore provinciale delegato alle politiche formative Annachiara Palmieri, che ha lavorato in questi mesi con l’assessore regionale Corrado Gabriele per nuove metodiche d’intervento strutturale nel settore ed ha infine sottoposto all’attenzione della Giunta provinciale, che lo ha fatto proprio.
Il protocollo d’intesa, destinato anche a segnare un nuovo metodo di lavoro per affrontare i problemi della logistica scolastica, per l’immediato porterà benefici a Telese Terme, Cerreto Sannita e Pontelandolfo a ragione delle particolari situazioni locali.
In particolare, nella città termale verrà realizzato un intervento “segnale”, un “polo” omnicomprensivo di tutti i principi di qualità in fatto di politiche formative e culturali, come sancito in sede europea; mentre a Cerreto Sannita e Pontelandolfo, considerati “territori deprivati di adeguate strutture”, saranno realizzati spazi educativi. Infine, il protocollo prevede che sarà gradualmente elevata la qualità di aree, edifici e attrezzature per le Scuole amministrate dalla Provincia di Benevento.
Il patrimonio immobiliare della Rocca dei Rettori dedicato all’istruzione secondaria Superiore consta di 51 unità ed accoglie complessivamente circa 17.000 alunni, principalmente in Benevento, ma anche in altri 19 Comuni. Dei 51 immobili utilizzati per le Scuole, 15 sono di proprietà dell’ente, 13 sono condotti in locazione, e 23, infine, sono stati trasferiti in uso gratuito dai Comuni ai sensi della legge 23 del 1996 che trasferiva le competenze sulle Superiori alle Province).
La gran parte di questo patrimonio immobiliare versa in condizioni tali da richiedere una imponente opera di manutenzione straordinaria, radicali interventi di ristrutturazione e adeguamento funzionale, soprattutto per quanto concerne l’impiantistica tecnologica.
A fronte di tale situazione, ovviamente, ha precisato l’assessore Palmieri, occorre una oculata gestione delle ricorse finanziarie disponibili. La Palmieri ha ricordato che la Provincia, sotto la presidenza Cimitile, ha individuato tra i propri principali obiettivi programmatici dell’Amministrazione attiva il potenziamento del sistema formativo. Per questo è stata avviata innanzitutto una concertazione con tutte le Istituzioni per una migliore dislocazione sul territorio delle strutture; quindi, si sta intervendo gradualmente per la conversione della spesa per i fitti passivi in spesa per investimenti; si stanno inoltre affrontando le situazioni di emergenza strutturali. D’altra parte, si vuole portare l’intero sistema locale agli standards di qualità stabiliti a Parigi dall’OCSE. Dalla valutazione di tutto questo, si è preso atto che esistono delle situazioni in cui intervenire con incisività e nel più breve tempo possibile a partire da Telese Terme: qui, infatti, sotto una sola dirigenza, allo stato convivono in una sola struttura ben tre Istituti di diverso indirizzo (Classico, Scientifico e Professionale). Altre situazioni delicate sono quelle di Cerreto Sannita, che lamenta le condizioni particolari dell’Istituto d’arte “Giustiniani” e di Pontelandolfo per la Scuola di operatori di “Arte orafa”.
«L’intesa raggiunta con la Regione Campania – ha dichiarato l’assessore Palmieri – intende sopperire alle principali e più drammatiche deficienze dell’offerta logistica per il sistema formativo locale. E’ bene precisare che, quando interveniamo su questo sistema, non ci limitiamo genericamente alle Aule e ai laboratori, ma piuttosto vogliamo sviluppare le condizioni affinché la Scuola ed il territorio siano effettivamente vicini ed anzi agiscano in simbiosi, la prima offrendo all’altro le competenze, le professionalità e le capacità di sviluppare le proprie potenzialità nell’ambito della sua storia, della sua cultura e delle sue vocazioni. Naturalmente non pensiamo di aver risolto con l’intesa di massima con la Regione le carenze dei processi formativi del Sannio, in quanto siamo ben consapevoli della dimensione del problema. Peraltro, di recente si sono aggiunte ulteriori difficoltà nel reperimento delle risorse finanziarie anche in sede nazionale ed europea: tuttavia, – ha precisato la Palmieri – riteniamo di aver fatto con questa Intesa un concreto passo in avanti nel superamento delle attuali pesanti difficoltà gestionali della Scuola ed aver dato un nuovo stimolo alle giovani generazioni per migliorare e potenziare il proprio bagaglio di conoscenze culturali e professionali».