“La mission del coordinamento cittadino è dare sostanza ai valori del PdL e interpretare le istanze degli elettori. Non è un compito facile ma lo sforzo di tutti dovrà essere indirizzato in questa direzione, anche per ripagare la fiducia dimostrataci dalla dirigenza nazionale e provinciale”. Parole e musica di Nicola Boccalone, all’esordio, in conferenza stampa, come responsabile comunale del Popolo della Libertà, dopo un lungo periodo di riposo forzato. All’incontro con i giornalisti, nella sede di piazza Castello, partecipa il vicecoordinatore, Enzo Lauro, e sono presenti i consiglieri comunali Antonio Capuano, Sandro Consales, Ettore Martini, Nazzareno Orlando e Antonio Reale. In prima fila anche Rori Zamparelli, componente del coordinamento provinciale.
“Partiamo da un dato, quello dell’accresciuto tasso di interesse della società civile; oggi c’è un proliferare di nuove associazioni e ciò significa – ha proseguito Boccalone – che i cittadini sono più informati, conoscono le questioni e pretendono risposte di governo adeguate. Noi, come partito, non dobbiamo metterci in concorrenza con le associazioni ma fare sinergia con loro, per dispiegare il progetto della nuova città in futuro che sarà sempre più diverso dal presente.
All’esperienza accumulata negli anni dobbiamo accoppiare l’entusiasmo. L’impostazione del 2006 – ha proseguito il coordinatore cittadino del PdL – non ci porterebbe da nessuna parte. Noi dobbiamo andare oltre: esperienza sì, ma anche entusiasmo. Le due “E” per vincere. E l’entusiasmo non può che venire dai giovani o da quanti hanno voglia di impegnarsi per una sfida che dovrà essere di modernità ma anche di nuove ipotesi di sviluppo.
Ecco perché – ha proseguito Boccalone – a settembre, quando prenderà forma il comitato comunale non dovremo chiudere la porta alla partecipazione, anzi incentivando i dipartimenti per aree tematiche e le consulte per il territorio. In poche parole, dovremo fare tutto quello che non sta facendo l’amministrazione in carica”.
Esordio giornalistico anche Enzo Lauro, vice di Boccalone. “Sono alla prima e vera esperienza politica. Posso metterci molto entusiasmo ma non basterebbe. Quello che serve – ha affermato, concludendo il suo breve intervento – è il coinvolgimento delle professioni e delle categorie, specie nei loro segmenti giovanili, perché sono quelli che hanno idee chiare e buoni propositi per il futuro”.
Si è passati quindi ai temi di attualità, a cominciare dalle vicende della cosiddetta piattaforma logica. “Io ho una convinzione – ha attaccato Boccalone – e la esterno subito. Il disimpegno dell’Ikea è dovuto essenzialmente alla volontà di risparmiarsi l’ennesima campagna elettorale, cioè di non farsi coinvolgere nel dibattito politico, ora che mancano pochi mesi al rinnovo del consiglio regionale. Torneranno allo scoperto nel 2011, a giochi fatti. In fondo, come si dice, Ikea sarà l’utilizzatore finale della piattaforma, se si realizzerà”.
Quanto alla richiesta del sindaco Pepe di mettere da parte i contrasti e di lavorare se non unitariamente, quanto meno in maniera non disomogenea, all’obiettivo, Boccalone ha dato la sua disponibilità a patto e condizione che il primo cittadino dia spiegazione su tre punti essenziali: 1) come sono stati individuati i partner privati; 2) con quali criteri sono stati scelti i consulenti; 3) l’immediata disponibilità dello studio di fattibilità.
Naturalmente, Boccalone ha argomentato le tre “richieste”.
I consorzi privati. “Non siamo al cospetto di opere di beneficenza – ha esordito – perché per loro si tratta di un investimento, di un grandissimo investimento visto che ci sono in ballo 180 milioni di euro di provenienza regionale. L’impressione è che siano stati calati dall’alto. Tutta la vicenda è calata dall’alto perché la piattaforma così come si presenta non ha compatibilità urbanistica né con la programmazione regionale, né con quella provinciale e comunale. Per “modulare” e “rimodulare” tre strumenti (Ptr, Ptcp e Puc) di questo tipo non ci si può affidare solo al caso o alla combinazione fortuita e in ogni caso occorre la disponibilità del privato pronto a investire. E’ un quadro troppo complicato per poter essere accreditato solo alla buona volontà e all’interlocuzione amministrativa”.
I consulenti. “L’elenco dei consulenti è in parte noto. C’è anche l’avvocato Soprano, quello di Napoli e delle disavventure giudiziarie con Bassolino. Non so – ha affermato Boccalone – se è solo un caso. Come sono stati affidati gli incarichi? Ci voleva un appalto pubblico, così come prescrive la Corte dei Conti. E’ accaduto il contrario. Basta scorrere i nomi per capire quello che è accaduto”.
Studio di fattibilità. “Doveva essere pronto a giugno 2008. Questo era scritto nelle carte (delibere e determine) del Comune. C’è almeno un anno di ritardo e chissà se le titubanze dell’Ikea non siano dovute anche a questo. Ma c’è dell’altro. Ho fatto richiesta di averne copia ma allo stato ciò ancora non deve essere possibile. Ma come si vuol dialogare con l’opposizione se questi argomenti non si coinvolgono i consiglieri comunali e l’assemblea cittadina?”.
Dopo la piattaforma logistica, Boccalone ha citato altri atti del Comune, tutti densi di incarichi e consulenze: dalle politiche comunitarie allo studio dell’ambito urbano del fiume Calore. “Un lungo elenco contraddistinto da un elemento comune: il novero dei professionisti coinvolti è ristretto e circoscritto a una sola parte politica e, in qualche caso, anche ad ambiti familiari. Si tratta di atti pubblici. Chi vuole approfondire, dovrà metterci solo un po’ di buona volontà”.
E ancora: il conto consuntivo del 2008 presenta un decremento patrimoniale di 8 milioni e 400mila euro e solo il blocco dei pagamenti ha evitato il deficit di cassa. Mentre il Bilancio del 2009 ha contenuti finanziari non veritieri. “Avanzeremo osservazioni alla Corte dei Conti per sottolineare il disagio dell’ente, che si riverbera sui cittadini”.
La conclusione del coordinatore cittadino del PdL è stata in linea con i contenuti della conferenza stampa: “Per il bene della città il nostro dovere è quello di continuare a fare un’opposizione dura e senza sconti. La politica passa in secondo piano rispetto agli interessi collettivi”.