Legambiente Valle Telesina lancia un appello per salvare gli ultimi cervi liberi che sono fuoriusciti dall’Oasi Faunistica di Guardia Sanframondi.
Alcune settimane fa, a causa della caduta di un tratto della recinzione, sono fuoriusciti dall’ Oasi Faunistica di Guardia Sanframondi tutti i cervi (cervus elaphus) ivi ospitati dal 1997, con una popolazione attuale di circa 14 esemplari.
L’Oasi, di circa ettari, presenta un elevato grado di biodiversità vegetale per la presenza di distinti ambienti, montano e submontano, ed è stata attrezzata negli anni scorsi per il turismo scolastico naturalistico, per escursioni e laboratori didattici all’aperto, grazie ad un intervento di valorizzazione finanziato dal Gal Titerno.
Nelle settimane scorse erano state avvistate le carcasse di 2 cervi, sembra sparati, nel territorio a ridosso dell’area dell’Oasi, e tutto faceva presagire l’alto rischio che altri potessero divenire preda di bracconieri per finire sulle tavole di qualcun di essi.
Il metodo prescelto per tentare il recupero degli animali, d’intesa tra Amministrazione comunale di Guardia Sanframondi e Comunità Montana del Titerno, è stato quello dell’esca alimentare, attraverso il conferimento di frutta nei pressi di uno degli ingressi dell’Oasi. In questo modo, 6 cervi, di cui 3 maschi, 2 femmine ed un piccolo, sono rientrati, con l’ausilio degli operai della Comunità Montana del Titerno. Fino a venerdì scorso, circa 5-6 dei cervi rimasti liberi nel territorio erano stati avvistati, di mattina presto, dalle vedette della Comunità Montana nei pressi di uno degli ingressi dell’Oasi.
“Siamo amareggiati per l’accaduto, e preoccupati per la sorte dei cervi” – afferma Grazia Fasano, presidente di Legambiente Valle Telesina – . Abbiamo interpellato tutti gli Enti, perché si riuscisse a fare di più, e tentare di salvarli. Abbiamo ricevuto la segnalazione dall’assessore all’ambiente della Provincia di Benevento, Gianluca Aceto, con il quale eravamo in contatto per poter trasferire nell’Oasi di Guardia Sanframondi qualche cervo maschio proveniente da altra area faunistica del nord Italia.
Purtroppo, non abbiamo riscontrato possibilità di intervento diretto per il primo recupero degli animali, per limiti di competenze o di strumentazione adeguata da parte del Comando Forestale Provinciale, e dell’Asl BN1.
Ringraziamo comunque il Comando Forestale Provinciale, nella persona del vicecomandante, dott. Angelo Marciano, per la disponibilità dimostrata per un’ eventuale collaborazione per il trasporto.”
“Secondo noi, trattandosi di un’emergenza ambientale, visto che gli animali liberi stavano comunque sostando nei pressi dell’Oasi, con urgenza, e prima dell’apertura della caccia, si poteva organizzare, attraverso il coinvolgimento di un certo numero di persone, anche con cacciatori, una “battuta” per formare un cordone intorno al boschetto dove essi si stavano rifugiando, per condurre il branco fino a farlo rientrare nel recinto dell’Oasi.
Con una grande apertura nella recinzione si poteva facilitare l’ingresso agli animali. Un altro intervento possibile, anche se costoso (300 euro per ogni animale), sarebbe stato di anestetizzare i cervi, per catturarli e trasportarli di nuovo nell’Oasi. Questo metodo avrebbe permesso però di effettuare anche la marcatura degli animali per l’identificazione.
“Dopo la notizia che altri 3 cervi sono morti per mano dell’uomo, e di cui già si parla come fossero trofei, rivolgiamo un ultimo appello, in particolare alle Associazioni dei cacciatori, affinché sia rispettata la vita di questi cervi vissuti in cattività! Ricordiamo che In Campania i cervi, insieme a daini e caprioli, non sono cacciabili. ”
Questa battaglia potrebbe ancora essere vinta soltanto con il coinvolgimento di tutti, Istituzioni, associazioni e cittadini, e misurerà il grado di adeguatezza del territorio sul problema”. “La proposta di Legambiente Valle Telesina è ora di provvedere all’identificazione dei cervi rimasti, con microcip o altro sistema, importante per scongiurare fatti simili a quello che sta avvenendo in queste ore”.
“Chiediamo aiuto sia ai cittadini che ai cacciatori – dichiara Gianluca Aceto, assessore all’ambiente della Provincia di Benevento – per salvare i cervi, e noi cercheremo di mettere in atto ogni iniziatica per affrontare in maniera organica il tema dell’Oasi faunistica di Guardia Sanframondi”.