C’è tempo fino al 30 settembre prossimo per evitare di dover pagare l’Ici non dovuta sui fabbricati rurali. A ricordarlo è la Coldiretti sannita, in vista della scadenza del termine previsto dalla Finanziaria per vedersi riconosciuta la giusta attribuzione per gli immobili per i quali sussistono i requisiti di ruralità.
La richiesta va presentata all’Agenzia del Territorio e riguarda la variazione della categoria catastale A/6 per gli immobili rurali ad uso abitativo e D/10 per gli immobili rurali strumentali. Nella domanda l’interessato deve includere un’autocertificazione nella quale dichiara che l’immobile possiede i requisiti di ruralità, in via continuativa a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda.
“Ciò dovrebbe consentire – spiega Giuseppe De Ioanni responsabile dell’area economica della Coldiretti Benevento – di chiudere una volta per tutte il problema dei contenziosi con i Comuni, che aveva visto la Coldiretti impegnata in tutte le sedi per evitare il rischio che gli agricoltori dovessero di fatto pagare due volte”.
Secondo De Ioanni “l’assoggettamento ad Ici dei fabbricati rurali avrebbe, infatti, comportato una vera e propria duplicazione di imposta, poiché la capacità contributiva espressa dai fabbricati medesimi è compresa nel reddito dominicale dei terreni ai quali risultano asserviti e, in quanto tale, è già assoggettata al tributo comunale.
Una battaglia – conclude il responsabile dell’area economica della Coldiretti sannita – che alla fine ha visto accolte le richieste degli agricoltori”.
Tutti gli interessati possono rivolgersi agli uffici della Coldiretti sul proprio territorio per le informazioni necessarie.