Nell’ambito di un progetto pilota promosso dalla Coldiretti Benevento e dalla scuola Elementare e Media di Apice, domani, venerdì 23 settembre, gli studenti di queste due scuole visiteranno le aziende agricole di contrada Calvano nel Comune di Apice.
Sono in programma più visite nel corso dell’anno e quella di domani riguarderà il percorso del vino, quindi, i ragazzi potranno assistere dal vivo alla vendemmia e poi le successive fasi della lavorazione dell’uva come la pigiatura con i piedi, una tecnica quest’ultima in uso soprattutto nel passato, ma che oggi viene effettuata con appositi macchinari meccanici. Gli studenti quindi si renderanno conto del progresso che c’è stato in agricoltura che ha portato a sistemi innovativi per tutte le fasi di lavorazione del vino. Pertanto i ragazzi potranno fare un confronto circa la lavorazione del vino in passato e quella che avviene oggi con macchine sofisticate. A scuola, invece, nell’ambito delle attività di laboratorio i ragazzi studieranno le caratteristiche chimiche ed organolettiche del vino.
“Con questa iniziativa – spiega Angelo Giangregorio componente del direttivo sezionale della Coldiretti di Apice che accompagnerà le scuole nella visita delle aziende – vogliamo far comprendere ai piccoli studenti qual’è la nostra agricoltura locale, quali potrebbero essere le risorse future perché l’agricoltura, considerato l’attuale momento di crisi che viviamo, rappresenta l’unica strada da percorrere. Vogliamo avvicinare quindi gli studenti al mondo dell’agricoltura e nello stesso tempo fare in modo che l’agricoltura stessa si appoggi sulla scuola e sulle giovani leve in modo da poter avere una agricoltura più genuina, più qualificata”.
L’obiettivo di questo progetto pilota è anche far conoscere e promuovere nelle scuole la nuova esperienza della vita in campagna dove grazie all’esperienza di agricoltori adeguatamente formati promuovono l’educazione alimentare attraverso la conoscenza delle produzioni tipiche, del rapporto tra prodotto e territorio e del rapporto tra alimentazione e salute. La formazione sul campo consente l’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi e l’alternanza delle stagioni, dell’ambiente naturale, della possibilità di produrre in modo sostenibile e della possibilità di produrre cose nuove. Si tratta di una pedagogia attiva dell’”imparare facendo” attraverso attività pratiche ed esperienze dirette che privilegia il contatto con il vivente attraverso l’incontro con il mondo animale e vegetale.