‘Le immissioni in ruolo dei docenti e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, pubblicate oggi dal MIUR penalizzano, come la FLC aveva già annunciato, la provincia sannita: oltre 20 posti in meno di quelli attesi rispetto alla popolazione scolastica. E’ quanto scrive in una nota Il Segretario Generale della Flc Cgil – Vincenzo Delli Veneri.
Non è un caso, ma la realizzazione di scelte politiche degli ultimi tre anni che il Governo ha riservato al nostro territorio con il pesante taglio di posti nell’organico delle scuole.
Ad aggravare la situazione si deve anche considerare che, a seguito dell’ultima manovra finanziaria varata dal Governo, 6 posti ATA non andranno ai precari, ma a docenti inidonei per salute, già utilizzati in altri compiti, che saranno costretti a convertirsi in personale amministrativo o tecnico, sottraendo, loro malgrado, posti ai precari.
Vale ricordare che queste immissioni in ruolo sono effettuate non solo a costo zero, ma con un guadagno da parte dello Stato, essendo stato sottoscritto un accordo nazionale che prevede una pesante decurtazione degli stipendi per i nuovi immessi in ruolo, che di fatto pagheranno di tasca propria la stabilizzazione. Quell’accordo la CGIL non l’ha firmato.
Solo con la restituzione dei posti tagliati negli ultimi anni si può realizzare un’inversione di tendenza rispetto al pesante abbassamento della qualità dell’offerta formativa nel Sannio e la contestuale cancellazione del precariato e della precarietà. Rispetto a queste sciagurate politiche governative che penalizzano tutto il mondo della “conoscenza” la FLC e la CGIL continueranno le iniziative di dissenso e di contrasto, con in sostegno del personale della scuola, degli studenti dei genitori e dei movimenti’.