In merito alle adesioni di Fausto Pepe ed Antonio Barbieri al Pd, il segretario provinciale dei Popolari-Udeur Annio Majatico ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

«Credo che le adesioni di Fausto Pepe e di Antonio Barbieri al Pd contribuiscano finalmente ad aggiungere un elemento di chiarezza all’interno del panorama politico locale. Ora non può esserci più alcun alibi: l’Amministrazione provinciale è a tutti gli effetti un’amministrazione organica di centro-sinistra con presidente, vice-presidente e maggioranza di Giunta del Pd, quasi un monocolore, una maggioranza fondata non certo sul suffragio elettorale ma su accordi di potere sottoscritti al di fuori dei luoghi istituzionali.
Pertanto, da questo momento in poi, i consiglieri eletti nel PdL che sosterranno senza più la foglia di fico di un vice-presidente indipendente questa amministrazione faranno una netta scelta di campo a favore del centro-sinistra e in particolare del Partito democratico. Ritengo però quantomeno disdicevoli e poco eleganti le dichiarazioni di Antonio Barbieri, che prima accetta la poltrona di vice-presidente con delega alle Infrastrutture, diventando tutto d’un tratto principale collaboratore di Cimitile contro il quale solo qualche mese prima si era schierato nettamente quale coordinatore provinciale di Forza Italia (ancora ricordiamo i suoi inviti, rivolti al candidato presidente del Pd, a “tornarsene a Pomigliano”), poi, comodamente seduto, partorisce un ardito quanto ridicolo tentativo dialettico teso ad addurre nobili motivazioni alla base della sua scelta.
Vedi caro Barbieri, vice-presidente che il popolo non ha mai eletto, incollato ad una poltrona che non t’appartiene, assessore buono per tutte le stagioni, è senza alcun dubbio lecito cambiare idea, ma in tal caso prima di ottenere posizioni di prestigio amministrativo si passa al vaglio del corpo elettorale, a cui spiegando le “nobili motivazioni” si chiede il consenso necessario. Ma tu, vice-presidente non suffragato dal popolo, investito solo per ragioni d’opportunismo politico, continuando nell’ardito e ridicolo tentativo citi e riciti Mastella e l’Udeur come alibi al tuo ribaltone, dimenticando che quando Mastella ha ritenuto terminata la sua esperienza nel centro-sinistra prima si è dimesso da Ministro della Giustizia, poi, di fatto contribuendo allo scioglimento delle Camere si è sostanzialmente dimesso da senatore della Repubblica.
Tu Barbieri, ottimo interprete della nobile arte dello sciacallaggio politico, da quanti anni non ti misuri con l’elettorato? Hai mai abbandonato una poltrona nel corso della tua folgorante ascesa politica? Sei l’unica persona che dovrebbe avere il buon gusto di stare zitto eppure che fai?
Parli di “truppe mastellate” dopo che tu stesso ne hai fatto parte (per nostra fortuna solo per poco…) ignorando che queste rappresentano migliaia di elettori sanniti, persone, ne cito solo alcune, come Mariella Cirocco che ha rinunciato al posto di assessore pur di non abiurare la propria militanza, come Giancarlo Bocchini, Luigi Trusio, Giovanni De Pierro che parimenti hanno rinunciato a comode poltrone che avrebbero conservato senza problemi se solo non avessero seguito Mastella.
In particolare, consentimi di ricordare Massimo De Nicola, tuo concittadino da te delegato (quando eri sindaco, ovviamente eletto con l’apporto determinante dell’Udeur) presso la Comunità Montana del Titerno dove rivestiva tra l’altro il ruolo di assessore. A De Nicola dopo il ribaltone, tu Barbieri ponesti l’aut-aut: o esci dall’Udeur e dalla maggioranza o vai a casa e De Nicola, con tuo sommo stupore, ha preferito andarsene a casa perdendo la poltrona, ma conservando la sua dignità. Quella dignità, ricordalo, che hanno solo i veri uomini».