Si è tenuta oggi la programmata conferenza stampa dell’UDC sulla questione della destinazione di Palazzo Paolo V. Il capogruppo e Segretario Provinciale dell’Udc, Gennaro Santamaria, all’inizio del suo intervento ha chiarito che scopo dell’iniziativa “non è quella di aprire un fronte polemico con l’amministrazione, ma di avviare una pacata e serena riflessione sulla destinazione più opportuna da dare a Palazzo Paolo V”.
In tal senso, quindi, il capogruppo dell’UDC ha spiegato le ragioni sul piano storico e dell’opportunità amministrativa di destinare Palazzo Paolo V a quella che è la sua funzione naturale e cioè palazzo di rappresentanza cittadina.
Successivamente ha preso la parola il professore Eugenio Pareo che, sinteticamente, ha rappresentato alcuni cenni storici riguardanti l’immobile comunale. Pareo ha spiegato che Palazzo Paolo V nasce proprio nel 1600, ad opera dell’architetto Giovanni Fontana, come palazzo della consiliatura. In esso veniva ospitata l’assemblea cittadina costituita da consoli, rappresentanti dei nobili e del popolo.
L’ex sindaco Pietrantonio, invece, ha spiegato che alcune scelte sono sottratte alla disponibilità degli amministratori pro tempore .“Pertanto – ha sostenuto – non è possibile discutere sulla destinazione di Palazzo Paolo V in quanto la stessa è stabilita dalla storia, al più, si può verificare se è possibile affiancare alle stesse altre funzioni di tipo culturali.” Pietrantonio, infine, ha ricostruito le ragioni che spinsero l’allora amministrazione da lui guidata a trasferirsi temporaneamente, a seguito di danni subiti da Palazzo Paolo V per il terremoto del 1980, nell’attuale sede di Palazzo Mosti.
L’ex sindaco D’Alessandro e attuale consigliere comunale del Pdl, dopo aver ricostruito l’impegno profuso dall’amministrazione da lui guidata per il completamento del recupero del Palazzo, ha spiegato che la sua intenzione è stata sempre quella di riportare a Palazzo Paolo V gli uffici di rappresentanza dell’ente (consiglio comunale e sindaco) lasciando alcuni spazi a sale espositive. Anche per D’Alessandro l’attuale destinazione ipotizzata dall’amministrazione Pepe stravolgerebbe completamente l’impostazione data all’utilizzo dell’immobile.