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direttore Antonio De Cristofaro

Inceneritore San Salvatore: continua la protesta dei comitati di zona

Scritto da il 21 luglio 2009 alle 11:22 e archiviato sotto la voce Ambiente, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

inceneritoreI Comitati Civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi continuano a manifestare il proprio dissenso per la costruzione di un inceneritore a San Salvatore Telesino e in una nota scrivono quanto segue: “Dicono di voler realizzare un impianto per la produzione di energia utilizzando biomasse, ma hanno presentato una richiesta di autorizzazione ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006, che parla di smaltimento dei rifiuti e giovedì 23 luglio presso la Regione Campania, sarà probabilmente autorizzato.
Ripetiamo da anni che la Vocem, la società che intende realizzare l’impianto, non ha il diritto di parlare di biomasse ma solo di incenerimento di rifiuti.
D’altra parte da più fonti, ivi incluse alcune note della stessa Vocem, oltre che nelle dichiarazioni di vari esponenti politici nazionali si rileva la volontà di poter utilizzare l’impianto per bruciare CDR per fronteggiare situazioni di emergenza nello smaltimento dei rifiuti.
Abbiamo già chiesto che, se davvero vogliono realizzare un impianto a biomasse, ritirino la domanda fatta ai sensi dell’articolo 208 del D. Lgs. 152/2006 e la ripresentino ai sensi del D.Lgs 387/2003 (autorizzazione unica per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico), naturalmente non prima di averla discussa con le istituzioni interessate e con i cittadini.
In ogni caso, l’inceneritore è il simbolo dell’assurdità di un modello di sviluppo che in nome del profitto di pochi sacrifica il bene comune ed il futuro di tutti.
Giovedì tutti gli Enti invitati alla Conferenza di Servizi dovranno presentarsi per dichiarare il loro giudizio sull’impianto. Noi ci auguriamo che questo accada e che saranno solo giudizi negativi. Se gli Enti saranno solo onesti dovranno chiedere di archiviare questo progetto. In caso contrario il piano dovrebbe ricevere una pioggia di prescrizioni perché le incongruenze sono molteplici .
Tutti gli enti locali interessati sono contrari all’impianto. Nella fase iniziale del procedimento i cittadini non sono stati affatto informati. Dal momento in cui l’intera vicenda è stata resa pubblica la comunità ha manifestato continuamente nelle sedi opportune il proprio dissenso. La Vocem sostiene che l’inceneritore dovrebbe essere realizzato nell’area industriale del comune di San Salvatore, ma in realtà la zona interessata è un’area agricola, non servita da alcuna infrastruttura. Il progetto non è conforme al Piano Energetico Ambientale della Provincia di Benevento Il secondo parere VIA rilasciato dalla Regione è stato impugnato al TAR per illegittimità sia dai Comuni di San Salvatore Telesino ed Amorosi che dalla Provincia di Benevento. Lo studio di impatto ambientale della Vocem è basato su indagini del tutto insufficienti. La realizzazione di un inceneritore avrebbe una pesante ricaduta sul tessuto economico della zona caratterizzato dalla presenza di attività legate all’agricoltura, all’artigianato di trasformazione dei prodotti agricoli, al turismo e al mercato immobiliare. Invitiamo quindi tutti i cittadini a non dar credito alle chiacchiere della Vocem, e a seguire l’attività di informazione, protesta e controllo portata avanti dai comitati, in rappresentanza di una comunità che pretende il rispetto del principio di precauzione e della difesa degli interessi della collettività contro un impianto nocivo”.

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