Domani, sabato 19 giugno, in occasione della nuova edizione della Festa della Musica organizzata dalla Pro Loco di San Salvatore Telesino, si terrà la presentazione di Amore, libertà e censura. Il 1971 di Lucio Battisti, il nuovo libro di Donato Zoppo edito da Aereostella. Condurrà l’incontro il giornalista Mario La Monaca (Radio Città BN), il gruppo Notturno Concertanteparteciperà con interventi musicali di tributo a Lucio Battisti. Amore e non amore, pubblicato da Battisti nel luglio del 1971, fu il suo primo “vero” 33 giri dopo le raccolte Lucio Battisti e Emozioni. Un lavoro rivoluzionario, rivelato da Zoppo nel nuovo libro: unconcept-album con quattro focose canzoni rock-blues registrate dal vivo in studio, quattro strumentali con l’orchestra diretta dallo stesso Battisti e i lunghissimi titoli di Mogol, la copertina con una misteriosa donna nuda.
A quarant’anni di distanza dalla sua uscita, Donato Zoppo racconta la vicenda di Amore e non amore: il percorso che conduce Lucio Battisti all’anno di grazia 1970, il making of degli otto brani, la scelta concettuale, i conflitti con la Ricordi e il ritardo della pubblicazione, le reazioni di pubblico e critica, il caso della censura.. La Commissione d’ascolto della Rai decide di bocciare Dio mio no: il brano scelto come singolo descrive in modo troppo esplicito una donna sessualmente disinibita, l’intero lp non godrà del supporto promozionale ma sarà egualmente un successo.
Grazie alle testimonianze inedite dei protagonisti (Franz Di Cioccio, Franco Mussida, Alberto Radius, Dario Baldan Bembo etc.) il libro affronta le caratteristiche dell’album nel 1971 di Battisti: l’anno della definitiva rottura con la stampa, di rivoluzionarie partecipazioni in tivù, di Pensieri e parole e La canzone del sole ma anche della cult-song Le tre verità, amatissima dai cultori delrock progressivo. Zoppo analizza anche i rapporti tra Amore e non amore e i primi passi del prog italiano, in quel 1971 che ha visto nascere le opere prime di Orme, Osanna, Delirium e tanti altri. In apertura un ricordo di Giorgio ‘Fico’ Piazza. Foto di copertina diBruno Marzi, foto interne di Caesar Monti.