Sei medici dell’ospedale ‘Moscati’ di Avellino sono stati arrestati la notte scorsa dagli uomini della Guardia di finanza del comando provinciale di Avellino, al termine di una lunga e complessa indagine nella quale sono coinvolti 22 tra dirigenti e paramedici della stessa struttura.
I sei professionisti sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con le accuse di peculato, falso, truffa ai danni dello Stato. Avrebbero falsificato documenti ed esami clinici per consentire a pazienti di subire interventi chirurgici di tipo estetico a spese del Servizio sanitario nazionale facendo risultare patologie tumorali.
Ad attirare l’attenzione dei finanzieri, diretti dal colonnello Mario Imparato, la brevita’ dei ricoveri rispetto alle patologie sulle quali i medici intervenivano. Tra gli arrestati anche il primario del reparto di chirurgia dell’ospedale, Francesco Caracciolo, 61 anni di Roma e il responsabile del Breast Unit, Carlo Iannace, 48 anni di Benevento.
Sono state esaminate diecimila cartelle cliniche e ascoltati centinaia di testimoni nell’ambito dell’indagine codotta dalla guardia di finanza di Avellino che ha portato all’arresto di sei medici del reparto di chirurgia dell’ospedale ‘Moscati’ di Avellino. Nell’ordinanza firmata dal gip del tribunale di Avellino su richiesta del procuratore Angelo Di Popolo risultano indagati anche 22 dipendenti della struttura sanitaria, dirigenti, medici e personale paramedico.
Per tutti le accuse sono di peculato, falso in atto pubblico, falso ideologico, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e truffa ai danni dello Stato. L’indagine e’ partita nel 2007 dal alcuni esposti di pazienti dell’ospedale ‘Moscati’ che avevano subito richieste di denaro da parte dei medici per scavalcare le liste di attesa.
Nel corso delle indagini i finanzieri, coordinati dal colonnello Mario Imparato, si sono avvalsi di periti nominati dal tribunale di Avellino per verificare la corrispondenza tra gli esami clinici e gli interventi effettuati e le reali patologie dei pazienti sottoposti a verifica. In molti casi e’ risultato, soprattutto tra pazienti donne, che interventi per la rimozione di neoplasie giustificavano invece operazioni di chirurgia plastica.
Tutti gli interventi venivano eseguiti a spese del Servizio sanitario nazionale. Anche i tempi dei ricoveri hanno attirato l’attenzione delle Fiamme gialle. Molto spesso per interventi di estrema gravita’ si registravano ricoveri in regime di day hospital. Nell’indagine sono coinvolti anche collaboratori paramedici dell’ospedale che avrebbero aiutato i medici a falsificare i documenti clinici. Gli arresti sono stati eseguiti nel corso della notte.
Uno degli indagati si trovava fuori regione ed e’ stato raggiunto a Bologna dalle Fiamme gialle. Si trovano tutti agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del gip del tribunale di Avellino. Tra gli arrestati il primario del reparto di chirurgia, Francesco Caracciolo e il suo piu’ stretto collaboratore, il chirurgo Carlo Iannace. (AGI).