In riferimento al Comunicato con il quale il Sindacato Azzurro ed il suo segretario Vincenzo Guidotti annunciano che il TAR Lazio avrebbe condannato la Provincia di Benevento al pagamento di 1,5 milioni di Euro a favore del Consorzio Unico delle province di Napoli e Caserta, l’assessore provinciale all’ambiente di Benevento Gianluca Aceto ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Il Tar Lazio non ha accolto la richiesta di sospensiva della Provincia di Benevento circa la vertenza che ci oppone al Consorzio Unico di Napoli e Caserta, riservandosi il giudizio di merito: dunque, la comunicazione del segretario Guidotti non risponde al vero. La Provincia di Benevento comunque continuerà a resistere in giudizio.
E’ vero, invece, che Guidotti vuole continuare nel suo disegno di mettere contro lavoratori dei Consorzi BN 1 Bn 2 e Bn 3 e Provincia di Benevento per motivi che posso immaginare e che, comunque, certamente non fanno gli interessi dei lavoratori stessi.
Al di là di questo, però, il nocciolo della questione che ancora una volta si ripropone è un altro ed è drammatico per le sue devastanti ripercussioni di natura economica, sociale ed istituzionale. Assistiamo alla volontà politica preordinata di uccidere il territorio del Sannio e lo stesso ente Provincia di Benevento. Farebbero prima e meglio a dichiararlo esplicitamente senza girare il can per l’aia.
Si vuole scaricare su tutti i cittadini di Benevento e sulla Provincia i costi economici assurdi di una spaventosa crisi dei rifiuti che metterà in ginocchio le nostre collettività. Si vuole a tutti i costi far pagare ai contribuenti del Sannio una aggiuntiva tassazione con conseguenze facilmente immaginabili per una situazione che altri hanno creato: il Presidente della Provincia di Benevento ha rappresentato a tutti i livelli istituzionali, a partire dai più alti, i pericoli reali e concreti di questa perversa strategia alla quale, tuttavia, ci opporremo in tutte le sedi e in tutti i modi. Per l’intanto, però non c’è un minimo segnale di solidarietà da nessuna parte”.