Continua con impegno il lavoro della Commissione dei prezzi delle uve e dei vini. Infatti, venerdì 29 aprile u.s., l’organismo si è riunito presso la Camera di Commercio di Benevento per analizzare ed esaminare i prezzi dei vini, commercializzati nel periodo compreso tra febbraio 2011 Marzo 2011, prima di inserirli nel listino prezzi dei vini, consultabile da chiunque sul sito dell’Ente camerale sannita (www.bn.camcom.it).
E’ opportuno sottolineare, ancora una volta, che la Commissione, così come ha operato per le uve, non ha alcuna funzione di condizionare il mercato della vendita dei vini, ma ha il solo compito, attraverso le rilevazioni e il monitoraggio dei prezzi, di rendere trasparenti le reali transazioni avvenute nel periodo preso in esame.
Nel corso della seduta, tutti i componenti della commissione, nell’esaminare i prezzi dei vini commercializzati nel periodo in considerazione, hanno constatato un notevole incremento del prezzo dei vini commercializzati all’ingrosso che, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è valutabile intorno al 10–15%. Ciò non è soddisfacente per far fronte alle problematiche economiche del comparto, ma è comunque un segnale positivo che fa sperare in una ripresa su tutta la filiera vitivinicola.
I componenti della Commissione, quindi, dopo aver esaminato minuziosamente i dati a loro disposizione hanno stilato la seguente tabella, contenente i prezzi dei vini, per tipologia, indicando per ciascun di essa il valore più alto e quello più basso espresso in euro:
Vino Bianco 2.90 €/grado – 3.10 €/grado; Vino rosso 2.80 €/grado – 3.10 €/grado; Falanghina DOC 0.90 €/Lt – 1.10 €/ Lt; Falanghina IGT 0.70 €/Lt – 0.80 €/Lt.; Greco DOC 1.20 €/Lt – 1.30 €/Lt.; Greco IGT 0.90 €/Lt – 1.00 €/Lt ; Coda di Volpe DOC 0.85€/Lt – 1.00 €/Lt; Coda di Volpe IGT 0.70€/Lt – 0.80 €/L; Barbera DOC 0.80 €/Lt – 0.90 €/Lt; Barbera IGT 0.70€/Lt – 0.75 €/Lt; Aglianico DOC 0.80€/Lt – 0.90 €/Lt; Aglianico IGT 0.70 € / Lt – 0.80 €/ Lt; Fiano DOC 1.30 € /Lt – 1.50 € Lt; Fiano IGT 1.00 € /Lt – 1.10 € Lt.
I prezzi di cui sopra sono riferiti per quantitativi commercializzati di almeno 300 Hl, franco cantina messo in cisterna. Esaminando la tabella si evidenzia che la variabilità degli aspetti qualitativi influenza sicuramente il prezzo dei vini che si traduce in una forbice, per alcune tipologie di vini, abbastanza ampia nel valore più alto e più basso. Ciò, ovviamente, non dipende solo dalle tecniche di vinificazione adottate, ma conta molto la zonizzazione, ovvero la zona di provenienza delle uve (pianura o collina), la forma di allevamento adottata (a spalliera, a tendone, a raggiera, ecc.) le modalità di raccolta e non ultimo l’aspetto fitosanitario delle uve.
Nel corso della riunione, i componenti la commissione hanno affrontato il problema dei costi di produzione ed è emerso che anche per il comparto vitivinicolo, come per gli altri comparti del settore agricolo (grano, latte, ortaggi, tabacco, ecc..), deve maturare la consapevolezza che i prezzi che si vanno a contrattualizzare, assolutamente non debbano andare al di sotto dei costi di produzione, soprattutto, nel caso del comparto vitivinicolo, per i prodotti a denominazione (DOP/IGP), ove il prezzo basso potrebbe rappresentare un deterrente per la messa in discussione della qualità del prodotto stesso. A tal riguardo, il componente della commissione Giuseppe Corbo, viticoltore, ha fornito al Presidente della Commissione e a tutti gli altri componenti una dettagliata analisi dei costi di produzione per produrre un quintale di uva DOC con resa ad ettaro di 125 quintali. Dai dati è emerso che, considerando le sole spese effettive (carburante, lubrificanti, fitofarmaci, concimazioni, manutenzione ordinaria delle macchine, ecc..) senza considerare le quote di ammortamento delle stesse macchine e del capitale terra o affitto e considerando la sola manodopera riferita alla raccolta, il costo per produrre un quintale di uva DOC è di circa 15 €/quintale. “E’ ovvio – è stato fatto notare dai partecipanti – che se volessimo prendere in considerazione le voci dei costi di produzione, così come lo si fa per redigere un reale bilancio aziendale di un’impresa agricola, il costo di produzione per produrre lo stesso quintale di uva di cui innanzi quantomeno raddoppierebbe”.
Intanto il presidente dell’Ente Camerale sannita, Gennaro Masiello plaude al lavoro di monitoraggio e, nel contempo, all’impegno che la Commissione profonde nell’affrontare e approfondire le varie questioni e problematiche legate al comparto vitivinicolo. “Si tratta di un ambito estremamente strategico per il sistema economico provinciale – ha detto il presidente Masiello – a cui tutte le componenti della filiera devono poter dare sostanziosi e determinanti contributi per una crescita armonica, condivisa e strutturata, anche alla luce del riconoscimento della nuova Docg e della rideterminazione delle Doc”.