Presso la Rocca dei Rettori, sede della Provincia di Benevento, si è svolto un incontro sulla questione del cosiddetto ‘Federalismo provinciale’ cui hanno partecipato dirigenti e funzionari delle Province di Napoli, Caserta, Salerno, Benevento e dell’ACI (Automobile Club d’Italia).
La riunione è servita ad un esame sullo schema del Decreto Legislativo, licenziato con parere favorevole il 24/3/2011 dalla Commissione Bicamerale, recante disposizioni in materia di autonomia di entrata delle Regioni a Statuto Ordinario e delle Province con particolare riferimento all’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) dei veicoli a motore.
Tenuto conto dei tagli sui trasferimenti erariali, nel corso della riunione è stata evidenziata la necessità di attivarsi al recupero di evasione fiscale per mancate trascrizioni dell’IPT, in quanto le modifiche avranno riflessi sui bilanci delle Province con evidenti minori entrate per gli Enti pubblici locali.
L’ACI si è resa disponibile a collaborare in quanto in possesso della banca dati del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per l’IPT: inoltre, a seguito della convenzione con l’Agenzia delle Entrate, per l’Responsabilità Civile Auto (RCA), si potrebbe innestare un sistema di incrocio dati da cui estrapolare eventuali evasori.
I partecipanti alla riunione non hanno valutato la facoltà di aumentare o diminuire l’aliquota dell’imposta RCA pari al 12,5% in misura non superiore a 3,5 punti percentuali, in quanto gli effetti si avranno dal sessantesimo giorno successivo a quello di pubblicazione della deliberazione di variazione sul sito dell’Ente.
Per quanto concerne poi l’Addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, le Province di Salerno e Caserta hanno dichiarato di aver incrementato l’addizionale del 30-40% per finanziare il ciclo integrato dei rifiuti, previsto dalla normativa vigente. Per il Patto di Stabilità, invece, l’obiettivo programmatico per l’anno 2011 di tutte le Province è di segno positivo, con importi elevati, ma si è evidenziata la difficoltà a rispettarlo.
Al termine dell’incontro, è stato sottoscritto un documento nel quale si chiede al Governo di eliminare dal calcolo gli investimenti che consentono lo sviluppo del territorio in un momento di crisi strutturale; e di utilizzare l’avanzo per l’estinzione di mutui, senza alcun indennizzo.