Questa mattina, presso la sede dell’Asia di Benevento, si è svolta la riunione del tavolo istituzionale convocato dal presidente Lucio Lonardo, di concerto con il Comune. I componenti del Cda dell’Azienda hanno diffuso la seguente nota:
‘Nonostante l’importanza dei temi all’ordine del giorno, temi a tutela e a sostegno dell’intera cittadinanza beneventana indipendentemente dal colore politico di appartenenza, i rappresentanti sanniti al Consiglio Regionale di centrodestra e, soprattutto l’opposizione al Comune di Benevento, hanno ritenuto di non partecipare disconoscendo, probabilmente, l’esistenza di una reale emergenza rifiuti nella Regione Campania: il solo Fernando Enrico ha ritenuto di giustificare la propria assenza con una lettera, comunque di solidarietà, motivandola per una concomitante riunione dei capigruppo in Napoli.
L’esito, peraltro annunciato, non fa che confermare il grave pericolo in cui versa, nell’attualità, il progetto industriale presentato da Comune di Benevento e ASIA alla Regione Campania per gli opportuni finanziamenti che a questo punto, saltati gli accordi bipartizan, rischiano di privilegiare altre realtà provinciali.
E’ appena il caso di ricordare, ai contribuenti, che la mancata dotazione di impianti per la nostra realtà, siamo buoni solo per essere identificati come sito di discariche, rischia di far lievitare nuovamente i costi dei conferimenti sia della raccolta differenziata che del tal quale, atteso che, con questi ritmi, Sant’Arcangelo rischia di chiudere per dicembre di quest’anno.
Sic stantibus rebus, è inevitabile l’influsso negativo sulla TARSU ed è impossibile qualsiasi politica di contenimento dei costi se si pensa che il solo costo del personale, quello storico, assorbe oltre i 2\3 di bilancio.
E, comunque, il rischio è che si mortifichino definitivamente anche le aspettative di lavoro per i nostri giovani in un campo, comunque in espansione, ma per altri ahimè, come è quello della gestione integrata del ciclo dei rifiuti.
Colpiscono, soprattutto, sempre in senso negativo, le assenze degli avvocati Boccalone e Capezzone, i due esponenti di opposizione al Comune di Benevento, che sono tra quelli che più hanno cavalcato l’onda di protesta per gli aumenti della Tarsu ma che chiamati poi a verificare, con documenti alla mano, l’insussistenza delle loro argomentazioni che li hanno portati, in più di un occasione, ad usare l’ASIA come capro espiatorio, hanno preferito glissare rifiutando quel confronto sempre richiesto ma mai accettato.
Questo loro atteggiamento rappresenta una definita abdicazione ad avere titolo a dissentire nella vicenda TARSU, (Mourinho direbbe “zeru tituli”), per cui questo cda eviterà qualsiasi ulteriore confronto con l’opposizione che non sia quello dettato da obblighi istituzionali ma sempre con documenti alla mano per evitare la solita aria fritta.
Proficuo, invece, il confronto con l’avvocato Maurizio Zeoli, rappresentante dei Codacons, con il quale è stata avviata una profonda disamina dell’intera problematica della raccolta e del trattamento dei rifiuti nella nostra Città al fine di trovare soluzioni adeguate per venire incontro alle sacrosante necessità dei beneventani e dal punto di vista della puntualità dei servizi erogati e dal punto di vista della riduzione dei costi di gestione, quest’ultimo alla luce, però, di un necessario piano di investimento regionale’.