‘’Sono assolutamente favorevole ad una proroga dei termini, per evitare che tanti Comuni perdano i contributi sui mutui per la realizzazione di opere pubbliche. Mi riferisco in particolare ai termini troppo severi indicati nell’ultima Legge di Bilancio, votata a fine febbraio. Termini perentori, che rischiano di precludere l’accesso ai benefici previsti da diverse leggi regionali’’.
E’ quanto dichiara Sandra Lonardo, consigliere regionale dei Popolari per il Sud-Udeur.
‘’Mi rendo conto che le norme introdotte nell’ultima Finanziaria regionale sono una diretta conseguenza della violazione del Patto di stabilità ad opera del precedente Governo regionale. Sono consapevole che certe scelte sono dovute alla necessità di evitare nuove sanzioni a carico della Regione che non rispetta i vincoli di spesa. Comprendo che non si può correre il rischio che le restrizioni a carico dell’Ente che ha violato il Patto di stabilità si
prolunghino per un altro anno’’.
‘’Ma sono altrettanto certa che bisogna, insieme, trovare una soluzione praticabile al problema, che è reale e coinvolge decine e decine di Comuni, piccoli e grandi. Non è un caso che tale esigenza sia rappresentata da colleghi consiglieri di maggioranza e di opposizione, di diverse parti politiche’’.
‘’Credo sia necessario avviare un tavolo di consultazione tra le Forze politiche, di maggioranza e di opposizione, con la presenza degli assessori competenti, per evitare che ciascun consigliere regionale, giustamente preoccupato della difesa degli interessi del territorio, finisca per operare in ordine sparso, presentando (come già sta avvenendo) proposte di legge, petizioni, inviti, dando vita ad iniziative solitarie che rischiano di cadere
nel nulla e di generare false aspettative’’.
Da parte mia – conclude Lonardo – faccio appello alla sensibilità del presidente Paolo Romano, affinché si faccia promotore di un confronto aperto in Consiglio regionale, nei modi e nelle forme che riterrà più opportune, tenuto conto della ristrettezza dei tempi e delle giuste preoccupazioni manifestate da decine di amministratori locali’’.