Mercoledì 30 marzo, alle ore 18.30, la Fondazione “Gerardino Romano”, sede sociale in piazzetta G. Romano, n. 15, Telese Terme, ospiterà la prof.ssa Concetta Brescia Morra. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si discuterà del tema: “Esiste una finanza buona e una finanza cattiva?”. La finanza è stata sempre guardata con sospetto, come testimoniano la letteratura ed il cinema, dove banchieri e finanzieri sono identificati con avidi usurai (lo Shylock nel Mercante di Venezia di Shakespeare), ovvero con spregiudicati speculatori (Gordon Gekko del film Wall Street). Questa visione è stata alimentata, in passato, anche dall’interpretazione, alla luce dei canoni morali e religiosi, delle operazioni di prestito, come nel caso della condanna delle usure. Illustri economisti, d’altro canto, hanno sostenuto che lo sviluppo dell’attività bancaria e dei mercati finanziari ha rappresentato, in vari momenti storici, uno dei motori dello sviluppo economico e un elemento importante per la crescita della ricchezza dei paesi. Se si cerca di guardare in maniera distaccata ai fenomeni finanziari, si può osservare il ruolo svolto dalla finanza per consentire che il risparmio delle famiglie possa arrivare ai soggetti, quali imprese, Stato e amministrazioni pubbliche, che necessitano di disponibilità finanziarie per l’esercizio di attività economiche, ovvero per la prestazione di servizi ai cittadini, ovvero ancora per la costruzione di infrastrutture. Di contro, il sospetto nei confronti della finanza, in tempi più recenti, è stato alimentato dagli scandali finanziari: saranno approfonditi, in proposito, il caso “Parmalat” e i mutui immobiliari negli USA, all’origine della recente crisi finanziaria. Lo studio di questi casi mostra che i contratti finanziari hanno sempre una giustificazione economica valida e una causa, intesa nel senso di funzione economico-sociale, meritevole sul piano giuridico. I problemi nascono dall’uso distorto degli strumenti e dalla mancanza di correttezza nell’esecuzione dei rapporti giuridici da parte degli operatori. La tesi sostenuta dalla prof.ssa Brescia Morra è che il legislatore non deve vietare le operazioni finanziarie, neppure quelle più fantasiose, ma stabilire regole coerenti con gli incentivi per favorirne un uso corretto da parte degli operatori.
Gli incontri della Fondazione, aperti al pubblico, si svolgono ogni settimana e rappresentano un momento di confronto dialettico volto a favorire una crescita culturale, equilibrata e sostenibile, del territorio sannita.
Concetta Brescia Morra è Professore Associato di “Diritto dell’Economia” e titolare delle cattedre di “Diritto bancario”, “Diritto della concorrenza” e “Diritto delle società” presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Sannio. E’ docente di “Diritto della Banca e della Borsa” presso l’Università LUISS-Giudo Carli di Roma. E’ membro del Comitato Scientifico della rivista “Cooperazione di credito”, edita dalla Ecra, Roma. E’ stata Visiting researcher presso la Law School of Harvard University, Cambridge (MA, USA), 1995. Ha fatto parte di numerosi gruppi di ricerca finanziati da istituzioni pubbliche e private. Tra le sue pubblicazioni monografiche si segnalano: Finanziamento e partecipazione all’impresa. Profili evolutivi, Napoli, ESI, 2008; L’impresa bancaria. L’organizzazione e il contratto, in Trattato di diritto civile del Consiglio Nazionale del Notariato, diretto da P. Perlingieri Napoli 2006; Società per azioni bancaria: proprietà e gestione, Milano 2000.