“Non è certo la prima volta – si legge nella nota – e non sarà sicuramente l’ultima, che la sinistra, all’indomani di una sua sonante sconfitta elettorale, invece di avviare una profonda autocritica nell’interesse stesso dei suoi elettori, si lascia andare in patetiche esternazioni denigratorie dell’avversario politico”. Così il responsabile provinciali Enti Locali del PdL, Giacomo Papa, in risposta ad Italo Palumbo di Sinistra e Libertà. “Palumbo è ossessionato dal PdL e dall’onorevole De Girolamo. Le sonore batoste elettorali, la mancanza di cariche e prebende evidentemente lo turbano”, afferma l’avvocato Papa. Per il quale “prima sulla vicenda dell’adesione dei sindaco di S. Bartolomeo in Galdo e ora sui precari della scuola, Palumbo dimostra di essere assolutamente ‘fuori registro’.
Su S. Bartolomeo ha confuso il rinnovamento della classe politica, di cui i giovani di San Bartolomeo in Galdo si sono resi portavoce, con il rinnegamento del ruolo istituzionale dei partiti che rende ancor più palesi le contraddizioni che oggi, come ieri, la Sinistra vive”, prosegue Papa, per il quale “è sconcertante che un dirigente di partito, pur di infangare le scelte politiche operate da chi è stato democraticamente eletto, arrivi al punto di rinnegare se stesso ed il proprio ruolo”.
Per quanto riguarda, invece, “i precari della scuola, anche in questo caso Palumbo pur di parlare dice cose inesatte.
L’onorevole De Girolamo e gli altri parlamentari del PdL non hanno mai detto tutto e il contrario di tutto anche perché le bugie e le prese in giro sono caratteristiche peculiari di una certa sinistra e giammai del centrodestra. Diversamente, invece, l’onorevole Formichella, proprio in
risposta a un deputato del Pd, ha dichiarato che non ci sarà alcun licenziamento e taglio indiscriminato del personale scolastico. E che sia vero lo conferma una nota del Cip Sanniti (Comitato insegnanti precari) che, però, chiede garanzie per i precari”.
A tal proposito, Papa spiega: “Il problema c’è, esiste ed il Popolo della Libertà lo sta affrontando seriamente. Tanto è vero che nei giorni scorsi il ministro Gelmini ha incontrato i segretari dei sindacati della scuola per presentare la proposta di una sorta di cassa integrazione per i precari che perderanno, il prossimo anno scolastico, la nomina annuale.
A tutti costoro verrebbe attribuita la precedenza nelle supplenze brevi, il punteggio per l’intero anno scolastico 2009/10, un’indennità per i periodi di non occupazione che potrebbe arrivare vicina al 50% dello stipendio, unendo l’indennità di disoccupazione (circa 35% dello stipendio per sei mesi) ed una somma aggiuntiva. Ipotesi, questa, definita accettabile da diverse sigle sindacali”. Comunque, Papa è sicuro che “i precari della scuola non verranno lasciati soli.
L’onorevole Nunzia De Girolamo, che sta seguendo attentamente la vicenda, ha avuto assicurazioni in tal senso. L’impegno del nostro coordinatore provinciale De Girolamo, del sottosegretario Viespoli e dell’intera deputazione del PdL per il Sannio è innegabile e, probabilmente, è il vero motivo che destabilizza e mette in ansia e crisi la sinistra”. Ricorda, inoltre, l’avvocato Papa “che il 25 giugno scorso il ministro Gelmini ha sottoscritto un accordo con Bassolino per 445 milioni di euro per la ricerca in Campania. Questi sono fatti concreti per il Sud, non le chiacchiere della sinistra”.
Poi, da Giacomo Papa ancora una chiamata in causa di Palumbo. “E’ sconcertante che a lanciare accuse nei confronti di esponenti del centrodestra sia proprio chi, direttamente o indirettamente, non abbia prodotto alcun risultato non solo per il Fortore ma per l’intero Sannio.
Palumbo parla come se fosse un novello della politica, un nuovo messia. Così non è… Palumbo è attivo in politica dalla fine degli anni ’60, allorquando aderì al Partito Socialista di Unità Proletaria. Poi, diverse metamorfosi, cambi di sigle e partiti (Pci, Pds, Pdci) fino all’odierna scelta di
Sinistra e Libertà. A questo punto viene spontanea una domanda: in oltre quarant’anni di politica quali sono i risultati ottenuti dall’avvocato Palumbo per il Fortore e per il Sannio? Palumbo, forse, ha dimenticato di essere stato componente del Comitato di Gestione dell’Usl 9, consigliere
della Comunità Montana del Fortore e consigliere comunale di San Bartolomeo dal 1975 al 1988 (ha ricoperto anche la carica di vicesindaco) e assessore comunale a Benevento, nonostante nel 2001 ottenne solo 20 preferenze.
Quali sono state le sue azioni concrete per l’apertura dell’ospedale di San Bartolomeo? Quali le sue iniziative per far uscire il Fortore dall’isolamento? Scappare da San Bartolomeo…”. Per Papa “la riduzione dei distretti sanitari, che potrebbe penalizzare e non poco il Fortore, la diminuzione delle guardie mediche e la mancata apertura dell’ospedale di San Bartolomeo è imputabile solo ed esclusivamente ad una sinistra irresponsabile che si ricorda del Fortore solo quando si tratta di chiedere i voti.
Al contrario, e questo lo dicono gli atti, il centrodestra nel 1998 approvò con la legge regionale n. 2 il Piano Ospedaliero Regionale, prevedendo nello stesso l’attivazione di una Pronto Soccorso Attivo a San Bartolomeo, ossia l’apertura dell’ospedale. Poi, con il ribaltone e con l’avvento di Bassolino tutto si è arenato e nel nuovo Piano è scomparso il Psa. Cosa pensa di ciò Palumbo che da Bassolino è stato nominato, con compenso, prima consulente della Giunta Regionale e poi dell’Ersac (Ente
Regionale Sviluppo Agricolo)?”. Secondo Giacomo Papa, infine, “sarebbe veramente opportuno che chi rappresenta la sinistra occupi il suo tempo per cercare al proprio interno le ragioni di una disfatta politica perché non vi potrà essere una vera politica dell’alternanza fino a quando la sinistra italiana non prenderà coscienza del fallimento della propria classe dirigente”.