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Manifestazione in Piazza Torre: il commento di Daniela Basile

Scritto da il 14 febbraio 2011 alle 17:31 e archiviato sotto la voce Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Ieri sera Piazza Federico Torre era gremita: donne, studenti, uomini, operai, bambini, cassaintegrati tutti accomunati dal desiderio di dire “basta” a quel tipo di politica fortemente incentrata sui tatticismi, sugli accordi, sulle leggi ad personam e per niente sensibile ed attenta ai reali fabbisogni sociali. Una manifestazione indetta dalle donne che ha saputo dunque, cogliere l’essenza ed il nocciolo fondamentale del quadro politico attuale assai deludente e costruire un percorso comune di reale cambiamento.
La poca rappresentatività femminile all’interno delle istituzioni e la scarso numero di norme che le tutelino negli ambienti di lavoro o nella vita quotidiana costituiscono delle problematiche che non sono dissimili dalle gravi ripercussioni sociali generate da una crisi finanziaria delle banche che si è riflessa drammaticamente sugli anelli più deboli della società.
Ieri sera è stata pienamente manifestata, attraverso gli innumerevoli interventi di studenti, lavoratori, donne, artisti, giornalisti
l’indisponibilità verso le costrizioni e l’ instabilità e la volontà di non farsi rappresentare da categorie che non incarnano certi valori o prerogative e che non sono in grado di portare avanti quello che realmente vuole e chiede a gran voce la gente comune.
Questo è il futuro che si vuole costruire, un futuro fatto di reddito e di servizi, di ridistribuzione della ricchezza che si produce ogni giorno con corpo e mente, di maggiore giustizia sociale, di reale riconoscimento delle capacità di un individuo, di equa rappresentanza e di equi diritti. E’ necessario potersi liberare dalla ricattabilità perché solo attraverso questo sarà possibile riconquistare la propria autodeterminazione.
Solo così la donna non dovrà mercificare il proprio corpo o sottostare a determinate imposizioni per potersi autoaffermare, l’operaio opererà senza che i suoi diritti vengano schiacciati, il precario non sarà più precario, lo studente potrà formarsi adeguatamente ed il lavoratore si riapproprierà della proprio dignità.
Questo Governo non rappresenta più questo Paese e le manifestazioni di ieri lo hanno chiaramente dimostrato.
L’accanimento alla poltrona rasenta l’inverosimile e il ridicolo. Se davvero si ha a cuore il bene della nazione è necessario fare un passo indietro e rassegnare le dimissioni. L’Italia ha fame di cambiamento, sete di diritti, dignità e giustizia. La Costituzione tutela l’individuo che piuttosto che gridare al golpe dovrebbe semplicemente difendersi in un processo.
Non è solo la dignità delle donne che viene gettata al vento ma la vita di tanti cittadini che improvvisamente hanno perso tutto ,no vengono ascoltati e con freddezza spietata vengono schiavizzati, ricattati e sbeffeggiati.
Stanchi della derisione, dell’arroganza, della sufficienza ci riprenderemo il futuro come l’Egitto ha riconquistato la libertà’.
Questo il commento di Daniela Basile, coordinatrice del Comitato Insegnanti e Ata Precari Sanniti, dopo la manifestazione di ieri in Piazza Federico Torre a Benevento per chiedere un maggiore rispetto della dignità delle donne.

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