Gianluca Aceto, assessore provinciale di Benevento all’ambiente, ha espresso la propria profonda preoccupazione circa alcune delle innovazioni normative introdotte in queste ore dal Parlamento in materia di gestione del ciclo dei rifiuti in Campania. Secondo Aceto, il testo approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati, dopo le modifiche introdotte al decreto legge approvato dal Governo, che ora attende la firma del Capo dello Stato, costituisce un allarmante ritorno al passato almeno in quel comma dell’art. 1 che istituisce la figura dei Commissari per l’individuazione di nuovi siti di discarica. Infatti, ha detto Aceto, al presidente della Regione on. Stefano Caldoro sono assegnati i poteri di nomina di Commissari straordinari i quali, in deroga alla legislazione vigente, potranno, “sentiti gli enti locali”, individuare ed allestire siti di discarica, i quali poi potranno anche “non essere” cave dismesse. In altri termini, questo il pensiero di Aceto, si potranno creare ovunque, così com’è accaduto negli ultimi quindici anni, senza alcun tentantivo di “governance” dei processi e di condivisione con gli enti locali e le popolazioni (perché quel “sentiti” nulla di sostanziale in realtà significa), nuove aree ove scaricare immondizia tal quale. Si riapre, dunque, secondo l’assessore provinciale sannita, quella sciagurata strada, già battuta negli ultimi tre lustri, che ha portato ai conflitti, dialceranti e drammatici, che hanno diviso le Istituzioni, da un lato, e le popolazioni e i territori, dall’altro, con questi ultimi che si sono visti improvvisamente destinatari di enormi quantitativi di immondizia indifferenziata, spesso scaricata senza alcun riguardo per la necessaria tutela dell’ambiente. Che questa non sia una visione pessimistica delle cose, secondo l’assessore Aceto, lo dimostra il fatto che la città di Napoli e la sua provincia non appaiono affatto pronte a gestire in maniera adeguata il ciclo dei rifiuti secondo una metologia e secondo criteri moderni, efficienti, ecocompatibili ed ecostenibili.