“Siamo profondamente amareggiati, avevamo sperato con tutto il cuore che il rilascio di Sakineh fosse stato dettato da un ravvedimento ottenuto grazie alla forte pressione delle istituzioni e dell’opinione pubblica mondiale. Apprendiamo che così non è e questo ci addolora profondamente.
Lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, apprendendo che la liberazione della giovane donna iraniana condannata alla lapidazione per presunto adulterio ed in attesa di sentenza per presunto concorso in omicidio del marito, sarebbe stata solo temporanea e dettata da esigenze di ricostruzione dei fatti per i quali è stata incriminata.
“Noi, come tutti coloro che credono fermamente nei valori di una giustizia improntata sull’assoluto rispetto della vita e dei diritti umani, continueremo a chiedere che le venga risparmiata la vita auspicando, soprattutto ora, il massimo impegno delle istituzioni internazionali perché ciò possa davvero accadere”.