Lunedì 29 novembre la comunità parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, a Dugenta, celebrerà il solenne rito della dedicazione della chiesa parrocchiale e del nuovo altare. A presiedere uno dei riti più suggestivi e ricchi dell’intera liturgia latina sarà il vescovo della diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’Goti, monsignor Michele De Rosa. Il programma prevede il raduno comunitario alle ore 16 per l’accoglienza del vescovo e quindi a seguire l’inizio della solenne celebrazione. Un’occasione che diviene ancor più spiritualmente suggestiva se si pensa che la cerimonia cade alla vigilia della festività patronale di Sant’Andrea Apostolo. “E’ un momento importante per la nostra comunità – dichiara il parroco don Gennaro Barbieri – che si riunirà e vivrà insieme al vescovo questo che è uno dei riti meno conosciuti, perché raramente si ha l’occasione di assistervi ”. Questa sorta di ‘battesimo’ della chiesa parrocchiale affonda infatti le sue radici nella pace costantiniana del 313, quando cominciarono a sorgere dappertutto basiliche cristiane e quella della dedicazione divenne una vera e propria festa del popolo di Dio. “La dedicazione di una chiesa è un’offerta – sottolinea ancora don Gennaro Barbieri – è la Comunità che si riunisce, edifica come frutto della sua fede e dedica il suo luogo di riunione alla Santissima Trinità. La chiesa parrocchiale vista come segno della vera Chiesa, la chiesa edificio che va costruita giorno per giorno Chiesa viva, fatta di pietre vive che vanno forgiate con e in Cristo”. Nella chiesa parrocchiale saranno disposte dodici croci nella navata centrale (simbolo dei dodici apostoli) e secondo i canoni della dedicazione, sotto l’altare ci saranno le reliquie di martiri e santi (che hanno accolto il sacrificio e la Parola del Signore) a significare che Cristo rinnova sull’altare il suo dono della croce. Il nuovo altare della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo custodirà: un pugno di terra estratto dalla tomba di San Pietro Apostolo (ottenuta tramite il Cardinale Angelo Comastri – Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano); reliquie di Sant’Andrea Apostolo (si tratta di un ossicino preso dal Sacrarium del Santo Padre direttamente dal cerimoniere monsignor Marini); reliquia di Santa Maria Goretti (donata al parroco dai padri Passionisti in occasione della visita del corpo della vergine e martire Goretti); reliquie della Beata Maria Cristina Brando (segno di riconoscenza per le suore vittime espiatrici presenti a Dugenta nel loro servizio alle famiglie da oltre 80 anni – le reliquie sono state portate al parroco direttamente dalla superiora generale suor Carla di Meo di Amorosi). “Una dedicazione – aggiunge in conclusione il parroco – che giunge a distanza di anni e segno del sacrificio con cui questa chiesa è stata portata avanti dalla comunità e da me e che ora si tramanda volentieri con gioia a chi verrà dopo di noi. Si dedica un libro, una canzone, la comunità cristiana dedica la propria chiesa edificio al Signore. La chiesa è infatti il luogo della preghiera, della pace, della riconciliazione, dove tutte le tappe della nostra vita sono segnate dai sacramenti, dove la domenica ci riuniamo per ascoltare la Parola di Dio, nutrirci del suo corpo e sangue. Chiesa come casa accanto alle nostre case, una casa che appartiene prima a Dio e poi, proprio perché appartiene a Lui, appartiene a noi in quanto suoi figli”.