Ambner De Iapinis, commissario straordinario dei Cristiani Popolari in merito ai risultati elettorali ha così commentato:
‘Come faranno a convivere insieme Viespoli e Mastella: questo è un vero rompicapo.
Proviamo a pensarci un po’ su:
Mastella conferma che Benevento lo ama e un po’lo odia. La gente lo critica da trent’anni, ma poi, con sindrome un po’ masochista cede al potere e con affetto lo vota. Tanto di cappello per il risultato personale ottenuto, a mio parere, risultato orfano dell’aiuto di Viespoli che, si sa, ha mal digerito la new entry nella coalizione del leader dell’Udeur. Ma la decisione, scelta dorotea e aritmetica, presa dall’alto dei vertici regionali del PDL, dal duo Cosentino e Landolfi, Viespoli l’ha subita.
Quindi, cambiale pagata da Berlusconi che a Mastella doveva sia la caduta del governo Prodi che la salvezza della rete televisiva Mediaset, sulla quale già Mastella aveva minacciato la crisi del governo Prodi sul provvedimento dell’allora ministro Gentiloni. Oggi Berlusconi, eletto Mastella, passerà all’incasso della Regione Campania per fare la festa (s’intende politica) a Bassolino.
Questa cosa eterogenea e aritmetica funzionerà almeno per un poco: la somma numerica manderà a casa Bassolino e con Mastella, che fa la differenza sia a destra che a sinistra, il PDL potrebbe vincere la prossima tornata elettorale alla Regione Campania.
Bassolino certamente sarà ricordato per tutto il male possibile, ma anche per tante intuizioni positive e futuristiche, un po’ come Andreotti, in passato fu per la Democrazia Cristiana. L’elezione di Mastella ormai dovrebbe portare di fatto alla caduta del Governatore della Campania, che ha riproposto la nuova spinta autonomista, suo antico progetto.
Ma vorrei ricordare a me stesso che le autonomie al nord funzionano in quanto tenute strette dal collante della ricchezza economica territoriale. Nel nostro caso, mancando le ricchezze pubbliche, Bassolino non avrà neppure quelle naturali della Campania, terra e ambiente, distrutte dai rifiuti tossici. Quindi “utopia autonomista”.
Ma torniamo a noi, su Viespoli e Mastella: come faranno a convivere questi “fratelli coltelli”? Si serviranno coppe di champagne avvelenato e si sfaccenderanno su candidati di corrente lasciando morire quelli della corrente opposta?
A mio parere il giocattolo durerà poco.
Però attenzione, amici miei, non è questa coalizione che fa paura perché, comunque, a torto o a ragione, ha radici politiche antiche. Ciò che fa veramente paura è il dopo Berlusconi, l’avanzare di qualcosa di più terribile, di gente che fa sul serio. Il pericolo incombente per la democrazia sarà Di Pietro e i suoi giustizialisti, che in nome e per conto di una moraldittatura democratica, andranno al potere. Questi sì che faranno sul serio e non la Lega & company. Non dimentichiamo che Di Pietro sancì la caduta della prima repubblica e potrebbe facilmente far scomparire quella prossima’.