Ieri sera si è riunito il Consiglio comunale di Apice. In apertura di seduta, il presidente Mario Franci ha dato alcune comunicazioni ai consiglieri comunali circa le modalità di accesso agli atti. Nel prosieguo ha dichiarato l’impossibilità di procedere alla trattazione del secondo punto all’ordine del giorno, richiesto dai gruppi di minoranza, circa la delibera di Giunta n.68 del 22.06.2010, peraltro già revocata nei giorni scorsi con analogo provvedimento, avente ad oggetto: “Approvazione del progetto preliminare per la realizzazione di un impianto di bioconversione di residui organici e vegetali per la produzione di energia rinnovabile nel Comune di Apice (BN)”. Il presidente Franci ha spiegato, con il Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale alla mano, che non era possibile procedere con la discussione accertato che non erano stati presentati documenti, da parte dei richiedenti della seduta, circa l’argomento posto all’ordine del giorno. L’art. 56 del Regolamento, infatti, prescrive testualmente che “gli atti relativi all’ordine del giorno devono essere depositati nel giorno dell’adunanza e nei tre giorni precedenti”. Non essendo pervenuti alla segreteria comunale atti o proposte di deliberazioni, il presidente Frangi ha dichiarato sciolta la seduta tra le proteste dell’opposizione e del pubblico in sala. Al termine dei lavori, il sindaco Ida Antonietta Albanese ha inteso esprimere alla stampa la sua viva preoccupazione “per il clima di intimidazione posto in essere dai consiglieri di minoranza i quali, in totale dispregio delle istituzioni, fanno finta di non conoscere le regole della democrazia credendo di poter imporre la loro linea attraverso spintoni e minacce verbali. Non è così che si costruisce il futuro di una comunità che si trova in un momento storico difficilissimo alle prese con una montagna di debiti che sono stati prodotti proprio da chi oggi si agita e non accetta il verdetto popolare seppur le elezioni siano passate da tempo. A nome dell’Amministrazione, intendo esprimere solidarietà al segretario comunale Verdicchio che con estrema professionalità e serietà lavora presso la nostra struttura comunale. Mai più abbia a verificarsi che rappresentanti eletti dal popolo democraticamente si scaglino contro di lui in cerca di chissà cosa. Non tollereremo altresì atteggiamenti di questo tipo che sono lesivi della dignità personale ma anche della democrazia che si basa sul principio della tolleranza e del rispetto delle persone”.