Si è tenuta l’annunciata Conferenza stampa sul tema dei rifiuti e sulle vicende di Sant’Arcangelo Trimonte presso la Sala Consiliare della Provincia.
Al tavolo della presidenza erano: il presidente della Provincia, AnielloCimitile, il presidente del Consiglio provinciale, Giuseppe Lamparelli, i consiglieri Claudio Ricci, Paolo Visconti e Catello Di Somma, l’assessore Gianluca Aceto.
Numerose le Autorità presenti: l’on. Mario Pepe, i consiglieri regionali del Umberto Del Basso De Caro e Sandra Lonardo, i sindaci di Sant’Arcangelo Trimonte, Romeo Pisani, di Apice, Ida Albanese, di Sant’Angeo a Cupolo, Egidio Bosco, il vice presidente della provincia, Antonio Barbieri, i consiglieri provinciali Giuseppe Lamparelli, Pietro Iadanza, Alfredo Catuado, Claudio Ricci, Paolo Visconti, Sabatino Cecere.
Questo il resoconto sommario degli interventi.
Il consigliere provinciale Claudio Ricci, in apertura di Conferenza Stampa, ha detto che quando c’è una sinergia tra istituzioni e cittadini, i risultati si vedono. Le Autorità superiori si sono rese conto, ha detto Ricci, che a Sant’Arcangelo Trimonte era diverso da Terzigno, «perché nel Sannio si sono trovati di fronte le Istituzioni, con i sindaci e i parroci. Ecco la differenza: nessun atto di violenza, ma una protesta sincera di cittadini che si sono stancati di essere sfregiati per problemi che non ci riguardano. Se il federalismo deve iniziare: cominciamolo dall’immondizia. Ognuno si tenga la spazzatura che produce. C’era un piano predeterminato che siamo riusciti a scongiurare. Dobbiamo continuare sempre così. Devo anche dire, doverosamente, che ieri a Sant’Arcangelo ci sono stati dei momenti veramente difficili e la situazione poteva degenerare: voglio dare atto alle Forze dell’Ordine che la nostra reazione non era nei confronti dei funzionari che stavano lì a fare il loro dovere e lo hanno fatto bene. le Forze dell’Ordine sono state brave, perché c’è modo e modo di eseguire l’ordine. Loro ieri ad un cento punto si sono accorti che la situazione poteva degenerare e si sono fermati. Di questo va dato loro atto. E sapete che in quei frangenti basta poco per perdere il controllo della situazione». Quanto al presidente della Provincia Napoli, Cesaro, che vorrebbe sversare i rifiuti di Napoli nel Sannio e che addossa proprio al Sannio la colpa dell’attuale ennesima crisi, come riportato dal “Corriere del Mezzogiorno” in edicola stamani, testualmente Ricci ha detto: «secondo Cesaro noi sanniti siamo come quel tizio, che dovendolo prendere a quel posto, disse: “scusate le spalle”».
Il Presidente della Provincia Aniello Cimitile, ha voluto ringraziare tutti gli organi di stampa locale che si sono tanto adoperati, ma ha detto che altrettanto non poteva fare per la Stampa sovraprovinciale. Egli ha duramente attaccato infatti la Stampa regionale e nazionale accusata di inerzia ed indifferenza verso il territorio sannita. «Non sono contento di quanto sta accadendo nel mondo dell’informazione che non dedica spazio alle aree interne. Vedo che al TG3 si registra uno squilibrio tra la zona costiera e le aree interne della Campania, come se le fasce marginali del nostro territorio non avessero una pari dignità e non sia loro consentito un eguale accesso; come se ci fossero cittadini di serie A e altri di Serie B; come se non esistesse più il servizio pubblico. Credo che anche questa sull’informazione sia una battaglia che dovremo continuare in tutte le sedi». Dopo aver ringraziato tutti gli amministratori pubblici, i sindaci, i consiglieri provinciali di destra, di centro e di sinistra, tutta la deputazione parlamentare, tutti i cittadini e le Associazioni che si sono mobilitati, Cimitile ha ricordato come la Provincia sia stata al fianco delle popolazioni sannite affinché non vengano altri quantitativi di rifiuti da Napoli. «La crisi è di Napoli e della provincia di Napoli; noi non siamo affatto in questa situazione. Siamo giunti all’autosufficienza nel rispetto della legge sulla provincializzazione. Siamo impegnati a mettere in piedi un Piano per il nostro ciclo dei rifiuti e per essere autosufficienti con la piena capacità gestire i nostri rifiuti.. Il Governo sarebbe schizofrenico se tornasse indietro sulla provincializzazione del ciclo dei rifiuti, dopo aver proposto e fatto approvare una legge in tal senso: del resto le sentenze del TAR Lazio da noi richiesta contro l’Ordinanza Caldoro segnalano appunto questo passaggio fondamentale». Cimitile ha anche svolto una contestato sotto il profilo istituzionale in quanto il presidente della Regione Campania non lo ha preventivamente avvertito di quanto stava per decidere. «E’ inaccettabile che Caldoro non abbia avvertito il dovere e nemmeno l’atto di cortesia di alzare il telefono per sentirmi. Quanto al Presidente della Provincia di Napoli, il collega Cesaro, io gli contesto l’arroganza di voler disporre a suo piacimento, al di fuori del suo territorio di competenza, di quello che deve diventare o non diventare il Sannio. Egli pretende di ampliare le discariche del Sannio del 15% senza nemmeno chiamarci? Ma chi è lui? Noi siamo stanchi di questo modo di fare che non riconosce la pari dignità ai nostri territori. Siamo stanchi di sentirci cittadini di Serie B di cui riemerge la memoria soltanto quando c’è bisogno di trovare un posto dove scaricare l’immondizia. Io non voglio scendere in polemiche di bassa lega, ma se gli altri sono pronti a suonare le loro trombe, noi suoneremo le nostre campane».
Romeo Pisani, sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte, ha detto: «Abbiamo apprezzato moltissimo l’opera della Provincia. Eravamo certi di poter partire con la provincializzazione senza le emergenze continue che ci sono a Napoli: se Napoli non sa gestire il proprio ciclo, perché devono portare i rifiuti nel nostro Sannio? Perché non trova Napoli i buchi necessari per i propri rifiuti? Noi siamo solidali con loro, ma le istituzioni si devono rendere conto che il Sannio ha dato in questi anni molto più di quanto poteva dare. Quando vedo che indossando una fascia tricolore non ho nemmeno il diritto di difendere la mia cittadinanza, io non riesco a capire che ruolo ricopriamo nei nostri territori. Io non avevo bombe molotov, non volevo rapinare, ma mi sforzavo di difendere il nostro territorio; io sono stato prelevato e spostato, ma lì nel movimento della folle, ci poteva anche scappare il morto. Fortunatamente le Forze dell’ordine hanno capito e si sono fermate. Sant’Arcangelo non è un paese di serie B! Ringraziamo tutti quelli che ci sono stati a fianco, dalla deputazione, alle istituzioni, ai Comitati civici. Quanto alla decisione di dover accettare i 7 camion di immondizia, ci siamo assunti in Prefettura la responsabilità di un compromesso: tra due mali, abbiamo accettato il male minore».
Massimo Del Viscovo della minoranza in Consiglio comunale a Sant’Arcangelo Trimonte, ha detto di voler ringraziare anche i ragazzi del centro sociale “Depistaggio” di Benevento, che sono stati vicini in questa battaglia. «Abbiamo fatto con senso di responsabilità la decisione di far scaricare quei 7 camion: accettando un compromesso. Non sono scelte facili e chi era lì si è accorto dell’amarezza per questa decisione, ma rappresentava un passo importante, anche per l’assessore Aceto, per andare alla Regione a rivendicare i nostri interessi. L’abbiamo fatto anche per principio: quello che la democrazia deve garantire a chi ricopre cariche elettive di essere informati su ciò che accade sul proprio territorio».
Il Consigliere provinciale Paolo Visconti ha ricordato che c’è una assonanza con la gente di Sant’Arcangelo Trimonte, ma ciò che ci ha permesso di ottenere dei risultati è stata sicuramente la determinazione che avevano i cittadini. Una determinazione che hanno trasferito a tutti. Il popolo di Sant’Arcangelo ha dato una lezione di dignità per non essere calpestati. Il consigliere provinciale Sabatino Cecere ha denunciato il fortissimo pericolo ambientale che la discarica insicura crea per tutto il territorio, sebbene realizzarla sia costata 12 milioni di euro, mentre per metterla in sicurezza ne occorrono altri 18. Egli ha chiesto un monitoraggio quotidiano.
Il consigliere regionale Sandra Lonardo ha ricostruito i contorni storici della vicenda ed ha ricordato come l’attuale crisi sia frutto del fermo del termovalorizzatore di Acerra, che lei stessa aveva segnalato nel corso di una interrogazione in Consiglio come possibile fonte di gravissimi rischi per l’equilibrio già precario del sistema. L’on. Lonardo ha quindi illustrato le iniziative assunte in questo giorni ed ha invocato dall’on. Colasanto, presidente della Commissione Ambiente della Regione, una attenzione particolare sull’evoluzione del problema e maggiore dinamismo.
Il consigliere regionale Umberto Del Basso De Caro ha detto che il napolicentrismo deve avere un termine: alcune sue categorie quale “l’arte di arrangiarsi”, debbono finalmente essere mandate nel dimenticatoio. Il consigliere ha accusato il presidente della Provincia di Napoli e lo stesso presisdente Caldoro di ignorare una legge dello Stato che ha stabilito che il tema dei rifiuti è ormai di competenza provinciale. La “ratio”, ha detto, è evidente: ciascun territorio dovrà provvedere per sé stesso. «Noi solidarietà da Napoli non l’abbiamo mai avuta. Mai. La solidarietà la invocano loro per le discariche, ma per noi su qualunque problema c’è sempre un netto rifiuto». In definitiva il consigliere regionale si è detto favorevole ad una nuova Regione con Avellino, Salerno e Benevento.
L’assessore provinciale all’ambiente, Gianluca Aceto, ha detto che diventa vincente il principio della pari dignità dei territori, attraverso una riappropriazione della nostra capacità di autorappresentanza. L’assessore ha detto che il territorio del Sannio è già oggi autosufficiente e che non ha bisogno di nuove discariche. Stesso concetto è stato espresso dai vicini Irpini: e questo, a suo giudizio, introduce un altro concetto, quello cioè della credibilità della Provincia sannita. «Noi siamo credibili come Provincia di Benevento perché staimo lavorando per superare l’emergenza rifiuti. E così fanno le altre Province campane, escluso Napoli, che è l’unica a non aver fatto nulla per superare la perenne emergenza rifiuti. E’ imbarazzante vedere che alle riunioni manca sempre l’assessore provinciale napoletano. La Provincia di Benevento è inoltre più avanti di tutte le altre Province ed è anzi la sola in Campania per iniziative concrete: cito come esempio del nostro lavoro l’accordo con Vedelago, cioè con un soggetto di levatura europea per il riciclo dei rifiuti; i lavori per la messa in sicurezza con dieci milioni di Euro della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte; i lavori per dotare lo STIR di Casalduni di una nuova filiera che consentirà l’abbattimento dei conferimenti in discarica dell’indifferenziato del 25% rispetto alle quote attuali». Infine Aceto ha comunicato che né lunedì, né martedì prossimi saranno effettuati a Sant’Arcangelo Trimonte ulteriori sversamenti di rifiuti napoletani in quanto la Regione Campania ha preso atto che l’Ordinanza Caldoro è inapplicabile.
Il sindaco di Apice, Ida Albanese, applaudutissima per il coraggio dimostrato nel fermare da sola un TIR carico di rifiuti, ha invitato a tenere alta la guardia e a fare in modo che le battaglie per il territorio siano condotte unitariamente.
Il Sindaco di Benevento Fausto Pepe ha reso omaggio all’attivismo delle Istituzioni e degli enti locali territoriali ed ha quindi attaccato la Regione Campania per aver dato il proprio via libera alla realizzazione della centrale a turbogas Luminosa. «A chi interessa questa centrale Luminosa se gli enti locali territoriali non sono d’accordo?» – si è chiesto polemico il primo cittadino del capoluogo.
Nicola Colangelo del CODISAM ha chiesto un monitoraggio continuo dalle Autorità sanitarie per controllare la questione sanitaria e l’eventuale insorgenza dei tumori attorno alla discarica.
Infine il consigliere provinciale Alfredo Cataudo ha invocato maggiore attenzione sul problema del risanamento della discarica di Tre Ponti a Montesarchio, i cui fondi sono stati bloccati dalla Regione.
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