Tutto pronto a Castelpoto per la prima Festa Democratica locale in piazza Garibaldi in programma sabato 2 ottobre. Il sipario si alzerà alle 17,30 con il convegno: “Il Progetto del Pd per Castelpoto”.
Interverrà il segretario provinciale del Partito Democratico, Erasmo Mortaruolo; seguiranno poi gli interventi di Alberto Ferrone (segretario del Circolo Pd di Castelpoto), di Antonio Veltro (dirigente locale del Pd), di Vito Fusco, (presidente del Circolo Pd di Castelpoto) e di altri dirigenti del Pd locale. Al termine prenderà il via una tavola rotonda dal titolo “Una nuova politica per il Mezzogiorno” coordinata da Vito Fusco, responsabile provinciale del dipartimento Pd – Economia e Politiche di Sviluppo.
Interverranno: Antonio Barbieri (vicepresidente della Provincia di Benevento), Costantino Boffa e Mario Pepe (deputati Pd), Pasquale Viespoli (senatore Fli) e Umberto Del Basso De Caro (vice capogruppo Pd Regione Campania). Alle ore 21.00 ci sarà lo spettacolo musicale con il gruppo “Tammorra & Rock” e durante la serata funzionerà anche uno stand gastronomico. In caso di pioggia i convegni si terranno nella Sala consiliare.
“Il tema scelto per questo nuovo appuntamento ‘democratico’ a Castelpoto – afferma Antonio Iesce, responsabile provinciale delle feste e degli eventi del Partito Democratico – è diventato ormai argomento di tutti i dibattiti politici. Un argomento che sta a cuore anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che rivolgendosi alla Commissione Europea disse: ‘Sarebbe un serio errore un semplice taglio dei fondi destinati in particolare al Mezzogiorno d’Italia’. E gli organizzatori della Festa Democratica a Castelpoto, che li ringrazio personalmente per quello che fanno sul territorio, hanno deciso di parlare di Mezzogiorno. Da Castelpoto un suggerimento per una nuova politica per il sud Italia? Staremo a vedere! La Campania nel suo insieme rappresenta la complessità del meridione ed è compito degli amministratori della cosa pubblica, attraverso una politica coscienziosa, portare ricchezza e sviluppo nel nostro territorio.
L’impegno della politica – conclude Iesce – deve essere finalizzato all’interesse collettivo e a dare nuova linfa a un Mezzogiorno che ha una sua storia, una sua tradizione ben radicata e se ne deve giustamente riappropriare. Serve allora una vera e propria politica nazionale per il Mezzogiorno”.