La vicenda delle Comunità Montane Campane è al centro della richiesta di convocazione urgente e straordinaria del Consiglio Regionale inoltrata dall’on. De Caro al Presidente del Consiglio,Romano.
Lo stato di crisi di tali importanti istituzioni, sostiene De Caro, con 5000 addetti in tutta la regione che vedono, da mesi, a rischio, non solo il pagamento degli emolumenti ma la stessa conservazione del posto di lavoro, richiede scelte non più rinviabili. Celarsi dietro il cosiddetto sforamento del patto di stabilità, afferma ancora De Caro, è semplicemente un alibi per evitare di fare scelte che garantiscano non tanto e non solo i livelli occupazionali, quanto politiche efficaci in difesa delle comunità montane e del territorio campano in generale.
La recente vicenda della frana in Costiera Amalfitana ha riproposto ,in tutta la sua drammaticità, l’urgenza di scelte politiche che mettano in sicurezza l’intero territorio campano  in prevalenza montano.
A questo stato di crisi, sottolinea De Caro nel motivare la richiesta, si aggiungono voci, quantomeno fantasiose, di soppresione delle Comunità Montane per eliminare una voce di bilancio: scelta che comporterebbe una modifica dello statuto regionale e, perfino, di una legge nazionale.
La vicenda, insomma, conclude De Caro, ha aspetti di tale rilevanza per l’occupazione e per la gestione del territorio, da richiedere uno sforzo straordinario da parte dell’Ente Regione in tutte le sue componenti. In gioco c’è il futuro di 5000 famiglie e la salvaguardia di gran parte del territorio della nostra regione.