…di Marcello Matarazzo. Cerchiamo di superare la più brutta stagione politica degli ultimi anni. E’ il momento in cui il Paese deve necessariamente adattarsi ai notevoli cambiamenti ed effettuare scelte fondamentali, collettive e valide per tutti, senza demagogiche leghe del nord o del sud che generano solo egoismi. Il futuro dell’Italia dipende dalle fondamentali decisioni che la classe dirigente deve finalmente prendere. Il colpevole ritardo dipende dalla classe politica dedita alla provocazione, alla rissa, alla faziosità e che proietta un’immagine di una Nazione inconcludente, su cui non è possibile fare affidamento e che sottrae tempo prezioso al rinnovamento economico ed istituzionale. Per superare il malumore diffuso dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori è ineluttabile un’inversione di tendenza che può, anzi, deve partire proprio dalla classe politica, ma di quella buona. In occasione delle prossime elezioni amministrative la nostra città potrebbe offrire a tutta la Nazione un esemplare esempio di civiltà politica e di rispetto dell’importantissimo ruolo svolto, diretto cioè alla soddisfazione dei bisogni della collettività e non del proprio tornaconto. Si fa un gran parlare di alleanze per le prossime elezioni amministrative, ma sempre in termini di contrapposizione, gli uni contro gli altri, come se le necessità fossero solo di destra o di sinistra; invece, tutti gli schieramenti politici di centro, di destra e di sinistra dovrebbero unire le proprie forze e le proprie competenze per presentare un programma amministrativo comune in favore della collettività che, come tale, non lascerebbe a nessuno il facile alibi di scaricare in ogni momento le proprie inefficienze sugli altri. Per non compromettere l’efficacia di questa auspicabile scelta che potrebbe sembrare rivoluzionaria, ma che più semplicemente è intelligente e coraggiosa, sarebbe opportuno che gli stessi schieramenti politici puntassero sugli uomini migliori escludendo chi ha fatto della provocazione, della rissosità, dell’inconcludenza e del proprio tornaconto la ragione della propria esistenza.