di Luigi Cenerazzo
Il cancro è sempre più una malattia curabile. E per vincerlo possiamo contare su un’inedita alleanza con virus e batteri “che ci aiuteranno in questa battaglia”, mentre “saranno gradualmente eliminate le terapie tossiche per il paziente”. Possibilità ormai dietro l’angolo.
Parola dell’oncologo Umberto Veronesi che, alla vigilia della Conferenza mondiale di Venezia, dedicata al tema ‘Virus, il nemico invisibile”, indica in una lunga intervista al “Qn” anche “la faccia buona” dei microrganismi che più spaventano l’uomo.
“Il legame tra virus e alcuni tipi di cancro è sempre più evidente”, dice Veronesi, sottolineando però la possibilità di utilizzare virus e batteri in “senso ‘buono’, come veicoli delle terapie molecolari”. L’oncologo ricorda per esempio le ricerche della sua collaboratrice, Maria Rescigno, arrivate “ad un passo dalla sperimentazione sull’uomo”.
“L’idea – si legge nell’intervista – è utilizzare il batterio della salmonella per attivare il sistema immunitario malato a reagire contro le cellule tumorali. Partirà a maggio – giugno una sperimentazione per i malati di melanoma allo stadio avanzato”.