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“Nonsololibri” riparte con un appuntamento dedicato al testamento biologico con Antonio Del Pennino

Scritto da il 22 settembre 2010 alle 11:42 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Riparte la rassegna “Nonsololibri”, promossa dall’associazione Sanniopress Onlus con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Benevento e il sostegno di Eurogronde, Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio, Aesse Stampa e Piscina Solaria.  Il primo appuntamento in programma è la presentazione del libro “Di che vita morire” di Antonio Del Pennino e Daniele Merlo, che si terrà venerdì 24 settembre 2010 alle ore 18, presso la Sala Rossa dell’Università del Sannio ubicata in piazza Guerrazzi a Benevento. Oltre agli autori saranno presenti anche il teologo Don Franco Piazza e l’ex parlamentare Antonio Conte.  “Il tema è di quelli scottanti e attuali – spiega il presidente dell’associazione Sanniopress, Billy Nuzzolillo -. Un politico non credente, Antonio Del Pennino, ed un medico cattolico, Daniele Merlo, si confrontano sui principi e sulle scelte concrete che pongono il legislatore e il medico di fronte ai drammatici interrogativi e alle responsabilità di inevitabili scelte, al confine tra cure mediche e accanimento terapeutico. Il libro rappresenta una piattaforma di riflessione per quanti vogliono o debbono contribuire a quel possibile orizzonte comune, fra credenti e non credenti, rispettoso della dignità della persona fin nel momento estremo della vita. Credo che l’appuntamento proposto nell’ambito della rassegna “Nonlolibri” possa contribuire ad riaprire un dibattito che, durante il caso Englaro, è stato a lungo al centro di infuocate polemiche, anche all’interno degli stessi schieramenti politici”.   Il libro contiene anche un intervento del Cardinale Carlo Maria Martini, che racconta il suo personale rapporto con la malattia e il suo pensiero di fronte alla morte: “Tanti problemi si pongono adesso per l’uomo perché la medicina ha avuto uno sviluppo tecnologico immenso: può fare quasi tutto, la gente pensa che possa fare miracoli. Quindi ci si trova di fronte ad una nuova coscienza del malato, del morente e della morte. Perciò capisco che i problemi sono nuovi, e sono problemi a cui non è facile trovare risposta”. Altrettanto carico di esperienza vissuta è anche il racconto di un giornalista laico, Oscar Giannino, anch’esso contenuto nel libro edito da Gaffi.  Va ricordato, infine, che Antonio Del Pennino, parlamentare repubblicano per 29 anni, si è occupato del rapporto tra scienza, cure mediche ed etica, presentando anche un disegno di legge sul testamento biologico; Daniele Merlo, docente di Anatomia, medico volontario in Africa Sub Sahariana, ha invece approfondito la bioetica del fine della vita nella dottrina della Chiesa. 

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