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direttore Antonio De Cristofaro

Coldiretti: non esistono motivi per giustificare una riduzione dei prezzi

Scritto da il 18 settembre 2010 alle 17:59 e archiviato sotto la voce Attualità, Società. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

“Per il mercato delle uve quello che più temo in questo momento è la confusione e la speculazione” è quanto afferma Luigi Auriemma direttore della Coldiretti Sannita. “Siamo all’inizio della consegna delle uve – aggiunge Auriemma – e già da qualche tempo si registrano Cassandre che invocano crisi, mentre il contesto della viticoltura nazionale va in altra direzione. Secondo Domenico Bosco, responsabile nazionale Coldiretti dell’ufficio vitivinicolo, “il mercato delle uve a livello nazionale è sostanzialmente stabile rispetto a quello dello scorso anno e per le uve bianche si registra anche un aumento”. “Sicilia e Puglia, – continua Bosco – rappresentano un confronto diretto per le nostre produzioni del Sannio e offrono risultati incoraggianti; in Sicilia, con una riduzione della produzione i prezzi sono in sensibile aumento ma anche in Puglia, nonostante livelli di produzioni superiori alla scorsa campagna, i prezzi sono in aumento, sopratutto per le uve bianche. La viticoltura beneventana, prima provincia campana per estensione, è caratterizzata da falanghina e aglianico e dei due è sicuramente il secondo a soffrire per i prezzi e non certamente la falanghina; la difficoltà dell’aglianico del resto si inserisce in una difficoltà più generale dei vini rossi che stanno perdendo quote di mercato a favore dei bianchi e dei vini con bollicine sempre più apprezzati dal mercato. In una situazione complessa come quella della commercializzazione il pericolo maggiore è da sempre quello della disinformazione”. “Un chiacchiericcio da strada sui prezzi – continua Auriemma – rischia di diventare il prezzo di riferimento e condizionare il mercato. Per evitare questo rischio è stata istituita, presso la Camera di Commercio, la Commissione per il Rilevamento dei Prezzi a cui partecipano le organizzazione professionali e una rappresentanza delle cantine, degli imbottigliatori, produttori e consumatori. Il compito della Commissione è esclusivamente quello di rilevare e comunicare correttamente il prezzo, ma chiaramente non interviene in alcun modo nella definizione dei prezzi né potrebbe stipulare accordi interprofessionali. La Commissione – sintetizza il direttore della Coldiretti sannita – è lo strumento per evitare speculazioni, e non per fissare prezzi come qualcuno in modo strumentale potrebbe intendere. Dalle prime rilevazioni i prezzi sono sicuramente bassi ma le previsioni sono per un aumento principalmente per le uve bianche, l’impegno di tutti gli operatori deve essere quello di comunicare alla Commissione Camerale i prezzi di tutte le transazioni per creare una banca dati affidabile e evitare le speculazioni. Ma è necessario anche intensificare i controlli per verificare la provenienza delle uve, anche con controlli mirati alle cisterne. Nessuno – conclude Luigi Auriemma – vuole iniziare una guerra contro i produttori di altre realtà, ma certo non possiamo tollerare che si danneggi una delle produzioni di pregio della nostra provincia”.

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