A Foiano la Festa dell’Emigrante è una splendida trentenne che fa sfoggio, di armonia, colori e musica. Come nella tradizione, essa è un tributo a tutti gli emigranti o figli dell’emigrazione dei propri avi, che nel mese dei transfers di massa inondano il piccolo centro fortorino. Foiano, come del resto tutta l’Italia, ha vissuto l’emigrazione ormai più che centenaria e in molti casi lo spopolamento di vaste aree del territorio, rurale in particolare. <<La memoria storica è un arma potente e serve a ribadire le proprie origini. Ogni ricordo perso, è un’ occasione mancata>> Con queste parole, l’Assessore Ruggiero nell’invito dell’edizione 2010, sottolinea la valenza di un ritrovarsi costante, in una comunità che ha visto partire tanti suoi abitanti e molti, fortunatamente ne vede tornare. E’ un appuntamento imperdibile che attira da ogni dove ritorni estivi come una sorta di autocelebrazione, incontro di storie diverse e vite consumate lontano da questi luoghi, tacciati per essere stati poco generosi di opportunità, soprattutto lavorative. Luoghi dove ci si sente a casa soltanto nel respirarne l’aria! E allora che festa sia, anche oggi, che il fenomeno migratorio, seppur scemato si è fatto più complesso e camaleontico. Ad aprire il sipario alle ore 21, dall’8 agosto al 15 agosto, sarà l’animazione dell’ANYMORE COVER BAND, con un tributo a Vasco Rossi, il 9 sarà la volta dell’orchestra spettacolo con MARGHERITA MAIELLO e il loro FESTIVAL SHOW, che precede i festeggiamenti della A. S. FOIANO. Il 10 Agosto sono di scena gli ultimi 40 anni della canzone italiana, con la DREAM MUSIC BAND, l’11, O’ ROM ENSEMBLE (Gipsy Band). ll 12 invece, una dedica alla canzone classica napoletana, con lo spettacolo NAPOLI IN FESTA, il 13 i RONDO’ BENEVENTANO con le musiche dei Rondo’ veneziano e DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI TIPICI, si prosegue poi il 14 Agosto con ANTONIO DA COSTA in “DA SUD A SUD”, un mix di rumba, salsa, pizzica, tarantella, reggea, ton e samba. La chiusura, il 15 con MAGICA ESTATE e l’orchestra spettacolo. Un saluto e l’arrivederci alla prossima edizione, affinchè ogni ritorno sia motivo di trionfale gioia e non solo malinconica nostalgia.