Ad illustrare l’iniziativa i consiglieri Ascierto Della Ratta, Casillo, Caputo, Sarnataro, Scala
“Disposizioni attuative della legislazione nazionale e comunitaria in materia di panificazione”: questo il titolo della Proposta di Legge regionale a firma di Mario Ascierto Della Ratta (primo firmatario), Franco Casillo, Nicola Caputo, Luciano Passariello, Pasquale Marrazzo, Cosimo Silvestro, Giuseppe Russo, Giuseppe Sarnataro, Gennaro Oliviero, Massimo Grimaldi, Antonio Scala.
Stamani il disegno di legge, già incardinato dal Consiglio Regionale, è stato illustrato in conferenza stampa e sarà di nuovo all’esame dell’aula nella seduta del 16 aprile.
Alla conferenza sono intervenuti i rappresentanti della Confartigianato, dell’Assipan-Confcommercio, della Claai Campania, della Casartigianti, della Conferesercenti e dei Liberi Panificatori nazionali, che riuniscono il 90% circa degli operatori di settore.
«Il nostro obiettivo – spiega Mario Ascierto della Ratta – è chiarire gli aspetti tecnici della proposta di legge in vista della seduta del Consiglio del 16 aprile. La legge entrata in vigore pochi giorni fa fu frutto di una onda emotiva che si determinò nel 2005 in seguito ad alcuni gravi casi di illegalità legati alla produzione e commercializzazione del pane. Sottolineo che non siamo contrari all’imbustamento obbligatorio relativo alla grande distribuzione ma riteniamo che vada salvaguardata la vendita assistita del pane, ovvero quella che interessa gli artigiani ed i generi alimentari.
Qui non si può prevedere né imporre alcun imbustamento. A tal fine con la nostra proposta di legge si aumentano i controlli sull’intera filiera produttiva e si investono direttamente i Comuni per l’effettivo rispetto della legge. Inoltre si individua un responsabile della panificazione e si prevedono i centri di assistenza tecnica per accompagnare la filiera nella trasparenza e tracciabilità. In questo modo si combatte il fenomeno della clandestinità che è quello che crea enormi disagi e problemi. La nostra proposta di legge regolamenta un intero sistema produttivo e garantisce ai consumatori prodotti sicuri e di qualità. Non a caso in commissione Attività produttive si è lavorato per sei mesi con un Comitato tecnico al quale hanno preso parte i rappresentanti di categoria del settore.
Cardine della nostra proposta di legge in pratica è la tracciabilità della filiera sostenuta da una efficiente azione diretta alla valutazione ed al monitoraggio dei rischi che possono derivare alla salute dalle materie prime, dalle prassi agricole, dalle lavorazioni degli alimenti e dalla loro commercializzazione. La tracciabilità del prodotto rappresenta un importante meccanismo di promozione e valorizzazione delle produzioni panarie tipiche e tradizionali all’intero territorio regionale campano».