Tempo di bilanci per la “Settimana del made in Italy in Tunisia, svoltasi nei giorni 22 e 23 giugno scorsi, organizzata da Valisannio (Azienda Speciale della CCIAA di Benevento), nell’ambito del Programma made in Campania nei Paesi Terzi, finanziato dal POR Campania FESR 2007-2013 –ASSE II – Obiettivo Operativo 2.6. Apertura Internazionale”.
L’iniziativa è stata realizzata con il supporto tecnico di Intercooper, Associazione Internazionale per lo Sviluppo della Cooperazione Est-Ovest, incaricata dalla Valisannio della implementazione delle attività previste in progetto. La delegazione imprenditoriale campana è stata guidata dai consiglieri Saverio Ranaudo e Donato Scarinzi e assistita da Silvana Fico e da Ida Savoia della Intercooper. A parlarne, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi, presso la Camera di Commercio di Benevento, gli stessi protagonisti della missione.
“I risultati della missione – ha detto Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Valisannio – sono confortanti e ci inducono a ritenere che la strada intrapresa sia quella giusta. In tempo di crisi che piu’ che mai importante guardare all’export e puntare su contatti commerciali che avranno seguito nel segno della concretezza”.
“La scelta della Tunisia - ha aggiunto Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento – è da inquadrare nel ruolo sempre più cruciale che giocano i Paesi del Mediterraneo, in vista della creazione della zona di libero scambio (trattato di Barcellona) ed ai vantaggi che l’Italia può trarre da questo scenario, adottando una politica di collaborazione orientata a perseguire miglioramenti e promuovendo progetti produttivi e commerciali.”
“Una missione – ha affermato Donato Scarinzi – che ha prodotto ottimi risultati soprattutto nel rapporto e nel momento dialogico costruttivo instauratosi grazie a workshop, visite guidate per gli imprenditori, incontri con buyers del settore. Abbiamo registrato, altresì, un grande interesse degli operatori tunisini nei confronti dei nostri prodotti. In definitiva un impatto con un mercato altro che spinge il nostro sistema imprenditoriale ad una sempre maggiore organizzazione e ad una collaborazione interaziendale”.
“Quest’iniziativa – ha sottolineato il consigliere camerale Saverio Ranaudo – ha rappresentato un salto di qualità nelle missioni istituzionali, perché ha fondato il suo successo sul binomio vincente produttori-prodotti. Della delegazioni, infatti, facevano parte prevalentemente gli stessi creatori delle produzioni che hanno potuto, così, leggere concretamente le esigenze di quel mercato”.
Silvana Fico, nell’illustrare i dettagli della riuscita missione, ha evidenziato come l’Italia sia il secondo partner commerciale per la Tunisia e il primo Paese investitore.
Le imprese campane che hanno aderito all’evento sono state complessivamente 13 di cui 7 del settore arredo-costruzioni, 3 del settore moda-persona, 2 del settore agroalimentare, 1 del settore turismo. La manifestazione si è aperta, nella mattinata del 22 giugno, con la conferenza stampa, seguita da un seminario che ha visto – nella prima parte – l’intervento del dott. Scarinzi, in rappresentanza di Valisannio, che ha brevemente illustrato agli operatori e autorità tunisine presenti la realtà produttiva campana. A beneficio degli imprenditori campani, sono seguiti – poi – alcuni interventi tecnici sulle opportunità di cooperazione commerciale ed industriale con la Tunisia con specifici focus inerenti il settore tessile-abbigliamento e quello delle costruzioni. Nel pomeriggio del 22 giugno e l’indomani per l’intera giornata, si sono svolti gli incontri bilaterali tra le imprese campane partecipanti e gli operatori tunisini opportunamente selezionati. L’evento si è chiuso nella serata di mercoledì 23 giugno con un defilé degli abiti di alcune delle aziende campane, alla presenza di operatori ed opinion leader tunisini.
In vista dell’evento, è stata svolta in Tunisia un’intensa campagna promozionale nella quale sono state direttamente informate ed invitate a prendere parte agli incontri quasi 1500 imprese tunisine e 10 associazioni di categoria. Sono stati complessivamente fissati 120 incontri BtoB e, per ciascuna azienda campana, sono stati selezionati, in media, 10 operatori tunisini rispondenti alla proposta di collaborazione avanzata. Gli organi di stampa presenti nelle giornate dei lavori sono stati: El Falah, rivista specializzata dell’associazione di categoria UTAP Unione Tunisina dell’Agricoltura e della Pesca; Réalités, rivista economica settimanale analoga ai nostri Espresso/Panorama; Le Quotidien, quotidiano a diffusione nazionale; African manager, web magazine e Radio Tunisi, Canale Internazionale che realizza un programma in lingua italiana ogni giorno dalle 15 alle 16.
Alle imprese campane partecipanti è stato sottoposto un breve questionario di valutazione nel quale si è chiesto di esprimere un giudizio sulla scelta della location, sulla qualità degli operatori tunisini incontrati, sulle tematiche del seminario e sulla qualità del servizio di interpretariato. Dai dati emerge una generale soddisfazione da parte degli operatori campani, i quali hanno espresso un giudizio da buono a ottimo sui vari aspetti organizzativi.
A tal riguardo c’è da registrare la dichiarazione di Bruno Michelutti e Raffaele Centaro, della Centaro&Associati, presenti alla conferenza stampa: “Desideriamo rimarcare l’opera importante che ha svolto Valisannio, azienda speciale della Camera di Commercio di Benevento, nell’organizzare una delle poche attività concrete realizzate in questi ultimi tempi. Abbiamo vissuto una missione caratterizzata dall’alta professionalità di tutti coloro che l’hanno curata. Tra questi Silvana Fico che con la sua Intecooper, ha avuto un ruolo di cerniera importante tra domanda e offerta. Offerta da parte degli imprenditori che si recavano in Tunisia e l’identificazione da parte degli operatori tunisini. Una missione sviluppatasi a 360°, perché non solo incentrata sulla domanda/offerta, ma da concreti scambi, la punto che si è registrata anche la richiesta da parte degli imprenditori tunisini di trovare sbocchi in Italia sia per le loro produzioni sia per la loro attività, come attività nel tessile e nel campo agricolo”.