“Difenderemo con i denti l’ospedale di Cerreto Sannita anche a costo di chiamare alla ribellione democratica il popolo, ma anche per dire basta ai pescecani della politica locale chiaramente collusi con chi ha ormai deciso di uccidere Benevento e la sua provincia”. Così Lorenzo Lommano leader della Lega Sannita che, della chiusura dell’ospedale Maria delle Grazie non ne vuole sapere. Questi sciacalli che campano di politica e percepiscono migliaia e miglia di euro al mese – ha continuato Lommano – è ora che comprendano che ormai il popolo sannita è stanco e sfiduciato, il popolo sannita non ne può più dei loro tradimenti e delle loro promesse, il popolo vuole tornare ad essere padrone a casa sua e sposerà il nostro progetto, quello della Lega Sannita. Chiamiamo – prosegue Lommano – tutti i militanti i simpatizzanti, i nostri sostenitori, i liberi cittadini alla mobilitazione per difendere le sorti dell’ospedale Maria delle Grazie di Cerreto Sannita che, non rischia la chiusura ma la sua sepoltura, perché da tempo la napolicentrista ed alcune iene di Benevento hanno decretato il suo funerale. La nostra presenza a Cerreto Sannita – ha proseguito Lommano – non è strumentale e non è contro nessuno, vuole solo significare un profondo attaccamento e senso del dovere nei confronti delle persone povere, degli anziani, dei diversamente abili, dei malati tutti, dei bisognosi di aiuto, di affetto e assistenza, della nostra povera gente che a stento arriva a fine mese. La Lega Sannita a Cerreto – ha concluso Lommano – vuole significare anche l’apertura dell’ospedale di Sant’Agata dè Goti, strutture queste che devono funzionare, perchè parte integrante del territorio. Il nostro impegno a difesa dell’ospedale di Cerreto Sannita – ha concluso Lommano – è totale, perché rappresenta una ulteriore chiamata alle mobilitazione, una chiamata che vuole giungere al cuore di tutti gli amministratori comunali, provinciali e regionali, perché come primo esempio, questi amministratori rassegnino immediatamente le loro dimissioni dalle loro funzioni pubbliche se vogliono per davvero salvare la gloriosa provincia sannita.